L’allarme

Incidenti stradali, prima causa di morte tra i 15-29enni. Perché

Dopo la morte del 15enne a Porcia, in provincia di Pordenone, travolto da una militare Usa, si traccia valutano le cause: poche piste ciclabili e luce

Incidenti stradali, prima causa di morte tra i 15-29enni. Perché

L'ultimo incidente in ordine di tempo ha lasciato sconvolta la comunità di Porcia, in provincia di Pordenone, dove un ragazzo di 15 anni ha perso la vita dopo essere stato travolto da un'auto, guidata da una militare Usa in servizio nella base americana di Aviano. In attesa dell'esito dell'alcoltest sulla soldatessa, le attenzioni sono puntate anche sull'illuminazione stradale, che dalle due di notte risulta fosse spenta, per consentire il risparmio energetico come indicato dalle disposizioni nazionali.

Ma ci si interroga anche sulla inadeguatezza delle piste ciclabili, spesso assenti, a fronte invece dell'aumento di mezzi a due ruote sulle strada, dopo la pandemia e gli incentivi all'uso di mezzo ecologici. 

 

Incidenti stradali: prima causa di morte per i 15-29enni

La prima causa di morte tra i giovani, nella fascia tra i 15 e i 29 anni, è legata alle strade e agli incidenti.  Secondo i dati del Viminale, nel 2021 ci sarebbe stato un miglioramento della sicurezza stradale in generale, ma pesa l'aumento proprio degli incidenti nei quali sono coinvolti i mezzi a due ruote. I numeri del ministero dell'Interno, infatti, non lasciano dubbi: tra coloro che rimangono vittime di sinistri stradali, il 28% è costituito da ciclisti.

In particolare, coloro che sono stati investiti dalle auto, 189 sono coloro che viaggiano su una bicicletta, secondo il resoconto dell'Asaps, l'Associazione a sostegno della Polizia stradale. Significa che almeno una persona ogni due giorni viene travolta mentre è in sella al proprio mezzo. 

Per il 2022, invece, manca ancora un rapporto aggiornato, dal momento che questo dato non è presente nel resoconto di Ferragosto fornito dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza del Viminale. 

 

Gli obiettivi europei: meno incidenti sulle strade

Intanto l'Europa si è posta un obiettivo ambizioso: ridurre a zero il numero di incidenti sulle strade entro il 2050. Il traguardo non è semplice da raggiungere, soprattutto se si condisera che, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, le vittime sulle strade sono 1,5 milioni nel mondo ogni anno.

 

Più piste ciclabili e illuminazione

Per rendere più sicura la mobilità anche per i ciclisti sarebbe dunque necessario aumentare le piste dedicate alle due ruote, ma anche - come dimostrerebbero gli ultimi incidenti in Italia - l'illuminazione, specie dopo il tramonto. Il problema, però, è che molte Amministrazioni hanno seguito le indicazioni del Governo in linea con la necessità di aumentare il risparmio energetico e contenere i consumi, specie in un momento di crisi economica, aggravata dalla guerra in Ucraina. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA