l’appello dei medici

Ora legale, quando cambia e perché può aiutare contro il caro energia

Torna il dibattito sull’utilità del cambio dell’ora, previsto a fine ottobre. Secondo gli esperti di medicina ambientale potrebbe far risparmiare molto

Ora legale, quando cambia e perché può aiutare contro il caro energia

Questa volta non si discute dei benefici (o disagi) del cambio dell'ora in termini di salute. Sul tavolo c'è un discorso soprattutto economico, ossia i possibili vantaggi che l'ora legale offre sotto forma di risparmio energetico, oltreché di riduzione delle emissioni inquinanti. 

 

L'appello dei medici ambientali

"La politica discute di razionamenti del gas alle imprese, sabato in Dad per le scuole e riduzione delle durata dei riscaldamenti dal prossimo autunno, ma dimentica che già dal 2018 il Parlamento europeo ha approvato con l'84% dei voti favorevoli l'abolizione dell'obbligo del cambio di orario due volte l'anno, lasciando di fatto liberi i vari stati di scegliere se optare per l'ora solare o legale" osserva Alessandro Miani, presidente SIMA, la Societò italiana di medicina ambientale. 

"Il passaggio permanente all'ora legale consentirebbe di guadagnare un'ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio", prosegue Miani. 

 

Quanto si potrebbe risparmiare

A fare i conti esatti ci ha pensato Terna, secondo le cui stime nei 7 mesi del 2022 nei quali era in vigore l'ora legale sono stati risparmiati più di 420 milioni di kilowattora di energia elettrica. Si tratta di un "taglio" considerevole, dal momento che equivale al fabbisogno medio di circa 150 mila famiglie. 

Ma non solo: sempre secondo le analisi, l'ora legale su un lungo periodo di una ventina d'anni, come quello tra il 2002 e il 2021 permette di ridurre le spese energetiche per un totale di oltre 1,8 miliardi di euro. 

 

Il minor impatto ambientale

Non si tratta solo (nonostante l'importanza, specie in questo momento) di spendere meno in termini di energia elettrica, ma anche di poter abbattere le emissioni inquinanti. Le stime, infatti, indicherebbero un risparmio di oltre 190 200 mila tonnellate di anidride carbonica immessa in atmisfera, proprio legata alla produzione di energia. In definitiva, per Terna il risparmio è calcolato in più di 190 milioni di euro per i cittadini e le imprese. 

 

Il dibattito europeo e il referendum

Da tempo ormai si discute del cambio di ora, a livello europeo. A primavera del 2019, infatti, era stata approvata dal Parlamento Ue una risoluzione legislativa per abolire l'ora legale, con 410 voti a favore, 192 contrati e 51 astenuti. Ma fin dal 2018 era stato indetto dalla Commissione europea un referendum online, con cui si chiedeva se abolire o meno il passaggio dall'ora solare a quella legale. In particolare, si chiedeva quale delle due mantenere, in caso di abolizione del cambio di ora. Vinsero i sostenitori dell'ora legale, anche perché parteciparono soprattutto i cittadini dei paesi del nord Europa, svantaggiati dalla minor irradiazione solare, anche se la partecipazione (4,6 milioni) era stata pari solo all'1% della popolazione complessiva europea. 

Gli italiani seguirono poco il dibattito, anche perché poco informati da una scarsa campagna di sensibilizzazione. 

Ora, però, i tempi sono cambiati e il dibattito ha assunto una valenza nuova. Che cambi qualcosa? 

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