guerra del gas

Putin minaccia: “Febbre da sanzioni, possibile stop a gas e petrolio”

Pronta la risposta della presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen: “Giochetto cinico contro l’Europa”. Venerdì vertice dei ministri europei

Putin minaccia: “Febbre da sanzioni, possibile stop a gas e petrolio”

L'Europa si prepara al peggio, ma non ha intenzione di subire il ricatto russo. In attesa del vertice di venerdì dei ministri dell'Economia dell'Unione, è arrivata però la nuova minacca da parte del presidente russo, Vladimir Putin, accompagnata da un video, realizzato da Mosca, che mostrerebbe le conseguenze del prolungamento delle sanzioni contro il Cremlino e che invece, secondo la Russia, finiranno con il danneggiare soprattutto l'Europa. 

 

Putin"Con il price cap, stop a petrolio e gas all'Europa"

"Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia costituiscono una minaccia al mondo intero". Si è espresso così il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo a un evento in Russia. "Non forniremo più petrolio e gas a quei Paesi occidentali che imporranno un price cap sull'energia russa", ha aggiunto il leader del Cremlino, sottolineando: "Non consegneremo nulla se è contrario ai nostri interessi, in questo caso economici. Né gas, né petrolio, né carbone. Niente". 

Nel frattempo il colosso energetico russo Gazprom starebbe valutando la possibilità di accelerare nuovi assetti nelle forniture, aumentando quelle dirette ai Paesi dell'est rispetto a quelle che finora erano indirizzare a ovest. 

Ma non è mancata la risposta della presidente della Commissione europea. 

 

Von der Leyen: "La Russia manipola il mercato"

L'Europa non ha intenzione di subire in maniera passiva le decisioni della Russia e a ribadirlo è stata la presidente dell'Ue, Ursula von der Leyen, che ha chiarito che tra le misure che l'Unione europea metterà in campo a breve per fronteggiare la crisi energetica e in particolare del gas "ci sarà anche un price cap al gas russo", ossia un tetto massimo al prezzo del gas. "L'obiettivo è chiaro - ha aggiunto la numero 1 della Commissione europea - dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina". Per von der Leyen, "Putin sta manipolando il nostro mercato energetico e usando le forniture di gas come arma: il suo giochetto cinico è per noi un test di unità e solidarietà". 

 

Guerra in Ucraina: Europa contro Russia

A questo proposito, però, il presidente russo Putin ha respinto nuovamente ogni accusa: secondo il leader di Mosca, infatti, la Russia non ha iniziato le azioni di combattimento in Ucraina, ma "sta cercando di mettere fine a essere, perché è dal 2014 che continuano", ha chiarito Putin in occasione dell'Eastern Economic Forum di Vladivostok. 

Di contro Von der Leyen ha annunciato: "La situazione in Ucraina richiede il nostro pieno sostegno. Oggi la Commissione europea propone ulteriori 5 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria per il Paese. Questo si aggiunge ai 10 miliardi di euro che l'Ue ha già fornito in aiuti finanziari, umanitari e militari", ha twittato la presidente della Commissione. 

 

Ipotesi di un nuovo blocco al grano

Mentre fa discutere un video russo in cui si mostrano le conseguenze per l'Europa di un possibile stop al gas dalla Russia (con immagini di gelo e freddo per i riscaldamenti spenti), Putin sfoggia un'altra arma sotto forma di minaccia, neppure tanto implicita: un nuovo stop alle esportazioni di grano dall'Ucraina. 

"Quasi tutto il grano esportato dall'Ucraina è andato nei paesi dell'Ue, non ai paesi più poveri, che hanno preso solo due navi - ha osservato - Gli europei continuano ad agire come colonizzatori, dovremmo quindi limitare l'esportazione di grano dall'Ucraina all'Europa". 

Secondo quanto riferito dalla Tass, Putin ha aggiunto: "Discuterò di questo problema con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan". 

Quanto alle conseguenze della guerra energetica, Putin ha fatto seguire al video russo anche un altro commento: "La qualità della vita delle persone in Europa viene sacrificata per preservare la dittatura degli Stati Uniti negli affari mondiali". 

Ma per il leader russo, isolare il suo paese come ritiene che vogliano fare Usa e Europa "è impossibile". "Mosca non ha perso e non sta perdendo nulla", ha spiegato riferendosi agli effetti delle sanzioni, anzi avrebbe "rafforzato la propria sovranità". 

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