il caso

007 Usa, ingerenze russe nella politica. La reazione dei partiti

Meloni respinge ogni coinvolgimento mentre Salvini annuncia querele, il Pd e Di Maio invocano trasparenza. Venerdì la convocazione del Copasir sul caso

007 Usa, ingerenze russe nella politica. La reazione dei partiti

Le indiscrezioni degli 007 americani hanno avuto l'effetto di una bomba anche in Italia. Non sul campo, ma certamente nel cuore della campagna elettorale, a una decina di giorni dal voto. Secondo l'intelligence statunitense, infatti, la Russia avrebbe finanziato con 300 milioni diversi partiti e movimenti in 20 PAesi nel mondo e tra questi ci sarebbero anche la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. 

Il segretario del carroccio, però, smentisce e annuncia querele. 

Mentre il Pd di Enrico Letta chiede trasparenza, è intervenuto anche il presidente del Copasir, Adolfo Urso. 

 

Urso si confronta con Gabrielli: l'Italia è esclusa

"Mi sono confrontato con l'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Franco Gabrielli, sul rapporto dell'intelligence statunitense, che riferisce di finanziamenti russi a partiti di PAesi stranieri", ha annunciato Adolfo Urso. 

Il presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha aggiunto: "Al momento non esistono notizie che ci sia l'Italia" tra i Paesi coinvolti. Il presidente del Comitato, intervenuto ad Agorà su Rai 3, ha anche aggiunto: "Mi sono doverosamente confrontato con il sottosegretario Gabrielli, perché è il Governo ad avere eventualmente notizie attraverso canali ufficiali che riguardano anche i rapporti tra le nostre agenzie d'intelligence e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l'Italia". 

 

Urso convoca il Copasir per venerdì

"Io qui a Washington avrò altri incontri, tra l'altro con il presidente della Commissione intelligence del Senato Usa ed ai miei interlocutori chiederò notizie in merito", ha proseguito Urso, che si trova proprio negli Usa. Sempre il presidente del Copasir ha voluto sottolineare che "è evidente che l'ingerenza straniera esiste e che Russia e Cina tentano di delegittimare in vari modi le nostre democrazie, e noi dovremo contrastarle". "Ho concordato con Gabrielli di fare comunque una riunione con il Copasir - ha concluso - Penso per venerdì e vedremo se ci saranno ulteriori notizie". 

 

La reazione di Meloni, che smentisce

Secondo le notizie in possesso dell'intelligence statunitense, i trasferimenti di denaro da Mosca sarebbero avvenuti a partire dal 2014. Immediate le reazioni della politica italiana. Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha esortato "Governo e Copasir perché intervengano". 

Per il M5S occorre "fare chiarezza", ma Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, chiarisce: "La Ue nei mesi scorsi ha già ampiamente fatto esempi su come in altre nazioni la Russia abbia tentato in questi anni di aumentare la sua sfera di influenza usando strumenti a 360 gradi. È importante saperlo ed è importante sapere se le scelte che alcuni fanno siano convinte o in qualche modo influenzate da qualche interesse", ha chiarito a Radio 24. 

Poi si è detta convinta che non emergerà alcun coinvolgimento del suo partito, dicendo: "Credo che non succederà. Sono mesi che se ne parla, ma non è emerso nulla". "Sono certa - ha aggiunto - che Fratelli d'Italia non prende soldi da stranieri, annunciando poi querela nei confronti di Repubblica e di Paul Volker, per un articolo pubblicato dell'edizione odierna del quotidiano. 

 

Salvini e la Lega pronti alla querela

Dura la reazione anche della Lega, che annuncia a sua volta querele a chi citi impropriamente il partito e il segretario, Matteo Salvini. Proprio il leader, intervistato da RTL 102.5, spiega: "Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia".

"Strano che ogni volta, a dieci giorni dal voto, arrivino queste fake new: sono anni che ci sono indagini aperte, non è mai stato trovato nulla perché non c'è nulla. Altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra. Se qualcuno - ha proseguito - ha preso soldi, lo dica. Mi sembra che qualcuno, soprattutto a sinistra, usi questa storia per non parlare di Italia, bollette, cartelle e lavoro. Chi aiuta la Lega lo fa in Italia, in modo trasparente e spontaneo", ha concluso Matteo Salvini. 

 

 

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