il caso di Novellara

Saman, il padre ammette l’omicidio in una telefonata intercettata

Nessuna traccia del corpo della giovane scomparsa nel 2021, anche se il processo inizierà a febbraio. L’uomo confessa al telefono di averla uccisa

Saman, il padre ammette l’omicidio in una telefonata intercettata

Di Saman Abbas non c'è traccia, neppure a un anno e mezzo dalla sua scomparsa, ma proprio a sei mesi dall'inizio del processo in cui è coinvolto anche il padre della giovane pakistana, ecco che emerge un dettaglio che può capovolgere le sorti del procedimento. In una telefonata, datata 8 giugno 2021, il padre della 22enne pakistana, che viveva a Novellara con i genitori, ammetteva di aver uccisa perché si era rifiutata di sposare un cugino, come volevano la tradizione e gli accordi presi dalla famiglia. 

 

La telefona che "incastra" il padre di Saman

"Ho ucciso mia figlia", diceva Shabbar Abbas oltre un anno fa, nel corso di una conversazione telefonica con un parente in Italia. "Per me la dignitià degli altri non è più importante della mia (...) Io ho lasciato mio figlio in Italia. Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno", confessava l'uomo riferendosi alla figlia, della cui morte per mano del genitore gli inquirenti sono certi e dell'abbandono del figlio, che in questo momento si trova in affido presso una comunità protetta in Italia. 

 

La confessione

"Io sono già rovinato, avete parlato di me in giro, non lascerò in pace la vostra famiglia - diceva il padre di Saman - Io sono già morto, l'ho uccisa io, l'ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l'abbiamo uccisa", continuava. 

Il riferimento non è esplicito, ma nel caso sono coinvolti altri familiari, in particolare la moglie dell'uomo e madre di Saman, e lo zio, in fuga in Francia, insieme a due cugini già in carcere. 

 

Il processo a febbraio 

Il parente con cui Shabbar Abbas era in contatto telefonico è già stato ascoltato dagli investigatori, il 25 giungno del 2021, pochi giorni dopo l'intercettazione. Al momento manca il corpo della giovane, ma il processo inizierà tra pochi mesi. 

Esattamente il 10 febbraio del 2023 è in programma l'udienza presso il Tribunale di Reggio Emilia. Al banco degli imputati ci sono i tre failiari di Saman arrestati tra Francia e Spagna nei mesi scorsi: lo zio Danish Hasnain e i due figli di lui, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, oltre alla madre della giovane, Nazia Shaheen, e al padre che è stato intercettato mentre ammetteva il delitto. Della ragazza si erano perse le tracce il 30 aprile del 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dove viveva con la famiglia. Secondo la ricorstruzione i parenti non avrebbero accettato l'emancipazione occidentale della ragazza e la sua opposizione a nozze combinate con un familiare. 

 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA