la crisi ucraina

Ucraina, iniziati i referendum di annessione dei territori conquistati

La prima consultazione si svolge nel Donbass. La popolazione scortata da personale militare armato. A cosa punta Mosca con questa operazione di propaganda

Ucraina, iniziati i referendum di annessione dei territori conquistati

Di certezze ce ne sono poche se non che ci si aspetta un risultato positivo dalle consultazioni iniziate nei territori occupati dalle forze russe, in particolare nel Donbass. 

Il mondo osserva con attenzione, ma anche a Mosca si vigila sulle operazioni di voto a cui è chiamata la popolazione che risiede nelle quattro regioni coinvolte dai referendum di annessione. 

Non è chiaro il numero di aventi diritto, ma neppure come si svolgono esattamente le consultazioni, per le quali però le forze russe presenti sul posto hanno ricevuto una sorta di vademecum che indica come debbano essere seguite dagli emissari del Cremlino. 

 

Il voto: per chi e come

Complessivamente si stima che siano 6 milioni gli abitanti dei territori dove sono stati indetti i referendum: Luhansk, Zaporizhzhia e Donetsk, ma si vota anche a Kherson, quasi del tutto sotto il controllo delle forze di Mosca.

Come ha fatto sapere l'agenzia Tass, a causa di scadenze brevi e "problemi tecnici", sono utilizzate schede elettorali tradizionali, cartacee, invece che un voto elettronico. 

L'operazione di propaganda pre-elettorale

Secondo diverse testimonianze, sono proprio i militari russi a scortare chi si reca a votare o a consegnare a domicilio le schede. Secondo Avvenire, che riporta due documenti di due pagine ciascuno, esiste una sorta di vademecum che le forze di Mosca hanno seguito. Ad esempio, nelle zone di Zaporizhzhia, Mariupol e dintorni sarebbe stato indicato come necessario un organo territoriale che potesse far apparire la richiesta del referendum come provinente dalla popolaizone e non come un'operazione imposta dall'alto. 

Sempre nei documenti che avrebbero prepato il terremo al referendum si legge, come riportato ancora dal quotidiano, che per faiclitare l'annessione "è molto importante dimostrare che il popolo è a favore della Russia", sottolineando che "contro la Russia ci sono esclusivamente ex-èlite ucraine corrotte e filo-occidentali, che non sono con il popolo, ma contro di esso. In questo modo si traccia un parallelo storico con la Pereyaslavska Rada del 1654 (cioè unificazione di Ucraina e Russia, NdR), che legittima ulteriormente la richiesta di annessione". 

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