Cosa sta cambiando

Ucraina, tensione tra Russia e Israele. Gli equilibri internazionali

Gli effetti del conflitto anche in Medio Oriente. Tensione Tel Aviv-Mosca dopo il sostegno israeliano a Kiev. L’Ue addestrerà 15mila militari ucraini

Ucraina, tensione tra Russia e Israele. Gli equilibri internazionali

Non sono passate che poche ore dall'annuncio di Israele di sostegno all'Ucraina che è arrivata la risposta russa, per bocca del "falco" Dmitrij Medvedev. L'ex presidente russo e vicepresidente del Consiglio di sicurezza ha chiarito: "Sembra che Israele fornirà armi al regime di Kiev. Una mossa molto avventata. Distruggerà tutte le relazioni tra i nostri Paesi".

Parole che suonano come una minaccia, proprio mentre in Ucraina si è intenficata l'offensiva russa, soprattutto utilizzando droni di fabbricazione iraniana. 

 

Nuovi attacchi sull'Ucraina

"Centinana di località ucraine" sono senza elettricità dopo gli attacchi russi nelle ultime ore, soprattutto nei confronti di infrastrutture, come riferito dall'ufficio del primo ministro di Kiev. L'offensiva è stata condotta soprattutto utilizzando droni di fabbricazione iraniana. In uno degli attacchi nella capitale, Kiev, una donna è morta e tre persone sono rimaste ferite. Lo ha annunciato il Sindaco, Vitaly Klitschko, via Twitter. Da domenica, secondo lo speaker del Comando dell'Aeronautica militare delle Forze Armate ucraine, sono stati contati 43 droni kamikaze, dei quali però 37 sarebbero stati abbattuti dalle forze di Kiev. 

"Sono state coinvolte tutte le forze e i mezzi, i sistemi missilistici dell'aviazione e antiaerei e altre forze di difesa. Ameno l'86% sono stati distrutti", ha fatto sapere Yuriy Ignat in un incontro stampa.

 

L'Ue approva l'addestramento di militari ucraini

Intanto il Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea ha approvato la missione di addestramento europea nei confronti di 15mila soldati di Kiev, nel giorno della riunione dei ministri degli Esteri dei 27 in Lussemburgo. 

 

La fuga della giornalista dissidente Marina Ovsiannikova

Dalla Russia, invece, arriva la notizia della fuga della giornalista di Mosca Marina Ovsiannikova, che si era licenziata dopo aver protestato in diretta sulla tv di Stato con un cartello contro la guerra in Ucraina. Secondo il suo avvocato, la donna avrebbe lasciato il paese, dopo che lo scorso luglio era stata arretata e, in base alla legge che proibisce la divulgazione di false informazioni sulle forze armate, rischiava una pena detentiva fino a 15 anni di carcere. 

Nel frattempo, sempre in Russia, è stato trovato impiccato l'ufficiale responsabile dell'operazione di mobilitazione dei riservisti, mentre la Farnesina ha confermato la morte di un foreign fighter italiano, Elia Potzolu, di origine sarda, che combatteva come volontario al fianco delle truppe di Mosca. 

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA