Gli investigatori stanno passando al setaccio ogni possibile traccia, analizzando i tabulati telefonici e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. L’obiettivo è dare un volto e un nome a chi avrebbe tolto la vita a tre donne, trovate morte in due appartamenti poco distanti tra loro, nel quartiere Prati a Roma.
Il sospetto, che diventa sempre più fondato di ora in ora, è che il responsabile sia un uomo che avrebbe agito durante gli incontri con le vittime, tutte prostitute.
A fornire indicazioni utili potrebbero essere proprio le immagini di almeno una telecamera in una casa dove è avvenuto uno degli omicidi.
Chi sono le vittime nel quartiere Prati
Le donne trovate senza vita, uccise a coltellate, sono due cinesi e una colombiana di 65 anni. Secondo la sorella di quest’ultima, trovata uccisa nell’appartamento in cui viveva in via Durazzo, è stata anche scoperta e sequestrata una telecamera, che potrebbe fornire indicazioni sull’autore del delitto. Lo stesso potrebbe avvenire per l’appartamento utilizzato dalle due donne cinesi per la loro attività, in uno stabile di via Augusto Riboty, dove l’obiettivo era nascosto dietro un vaso.
Paura tra gli abitanti (che sapevano)
Gli abitanti dei palazzi in cui sono stati scoperti i corpi delle donne sono ora spaventati, nonostante conoscessero l’attività delle vittime. A dare l’allarme per primo è stato il custode della palazzina di via Durazzo, che ha trovato il corpo di una delle due donne cinesi, senza vita e in una possa di sangue sul pianerottolo. Era senza indumenti, per questo la polizia pensa che stesse tentando di fuggire, dopo un incontro con il killer.
Delle tre uccise, almeno una sarebbe stata colpita in modo fatale a coltellate proprio durante un rapporto con l’omicida.
Ora è in corso una ricerca a tappeto, da parte degli agenti della Squadra mobile di Roma, non solo nel quartiere dei Prati dove si sono verificati i delitti delle due donne cinesi trovate senza vita, uccise a coltellate e una colombiana di 65 anni.