LA GUERRA

Dall’esplosione del gasdotto all’impennata del gas: cosa è accaduto

La notizia dell’incidente, avvenuto in territorio russo, ha causato un rialzo del prezzo dopo l’accordo Ue sul price cap. Attaccati due italiani a Kherson

Dall’esplosione del gasdotto all’impennata del gas: cosa è accaduto

A poche ore di distanza dal raggiungimento dell’accordo europeo sul price cap, è arrivata la notizia dell’incidente a un gasdotto, in territorio russo, con la conseguenza che il prezzo ha subito un’impennata imprevista.

Ad esplodere è stato l’impianto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, che dalla Russia attraversa l'Ucraina, e a riferire l’accaduto è stata per prima l’agenzia Tass citando i servizi di emergenza. Tre le vittime, tutti dipendenti dell'azienda del gas che stavano effettuando lavori al gasdotto, che si trova nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 chilometri a est di Mosca.

 

L’impennata del prezzo del gas

La conseguenza immediata dell’incidente è stato un rialzo nel prezzo del gas dal momento che l’impianto che ha subito il danneggiamento porta il gas siberiano in Europa attraverso l'Ucraina. Un paese che è già alle prese con gli effetti dei pesanti bombardamenti russi degli ultimi giorni. L'80% della regione di Kiev è senza corrente elettrica e le conseguenze sono pesanti anche per quanto riguarda le forniture di acqua e riscaldamento. La compagnia di distribuzione dell’acqua si è messa subito al lavoro per ripristinare “la corrente alle stazioni di pompaggio, quindi ci vorrà del tempo prima che il sistema di approvvigionamento idrico si avvii. I tecnici di Kyivvodokanal stanno facendo tutto il possibile per restituire l'acqua ai rubinetti dei consumatori il prima possibile", aveva informato subito la società stessa, Kyivvodokanal.

 

Bombardamenti a Kherson: colpiti due giornalisti italiani

Intanto si sono registrati attacchi anche su un quartiere residenziale di Kherson dove un civile è rimasto ucciso e altri due feriti. Anche in questo caso ci sono stati danneggiamenti al gasdotto e alle linee elettriche. Secondo quanti riferito in tv dal tenente dell'esercito di Kiev, Dmytro Pletenchuk, Kherson è sotto bombardamento e "le truppe nemiche stanno bombardando con mortai e carri armati dalla riva sinistra del fiume Dnipro".

Intanto due giornalisti italiani hanno denunciato di essere stati oggetto di un "attacco intenzionale" da parte dei russi a Kherson, anche se sono riusciti a mettersi in salvo. Si tratta del reporter Claudio Locatelli e del collega Niccolò Celesti, che si trovava in auto con lui.

Un colpo "ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve – ha spiegato Locatelli in un video, aggiungendo: “Se avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio”.

“La macchina è ben segnalata l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale", ha spiegato ancora il giornalista. "Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l'esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna", ha aggiunto Locatelli nel video in cui si vede il momento dell'attacco e i vetri dell'auto in frantumi.

 

Zelensky e il back out solidale

Nel frattempo il presidente ucraino, Volodomyr Zelensky, ha esortato a mettere in atto un black out simbolico di un’ora in solidarietà al suo Paese. Nelle scorse ore ha anche visitato Bakhmut, nell'est del Paese. Si tratta della città del Donetsk che le forze russe stanno cercando di conquistare da mesi e che attualmente è al centro dello scontro militare sul campo. "Zelensky ha incontrato i militari, ha parlato con loro e ha consegnato decorazioni ai nostri soldati" che hanno respinto la feroce campagna militare russa nella città, durata mesi, ha aggiunto il servizio stampa presidenziale senza fornire ulteriori dettagli sulla visita.

Un altro centro particolarmente colpito è Shebekino, nella regione di Belgorod, dove un altro attacco ha causato un black out elettrico e lo stop all’erogazione idrica. "L'alimentazione elettrica è stata interrotta a causa dei bombardamenti. Un terzo dei residenti della città è rimasto senza elettricità. Granate hanno colpito la zona industriale. C'è almeno una vittima", ha scritto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov.

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