Giorno 329

Kiev, caduto elicottero Ses, morto anche il ministro dell’Interno

Lo schianto a Brovary, nella regione della capitale ucraina. A bordo i vertici del governo e i loro assistenti, tra le vittime ci sono anche tre bambini.

Kiev, caduto elicottero Ses, morto anche il ministro dell’Interno

Anche il 359° giorno del conflitto in Ucraina inizia oggi con un’altra drammatica notizia, lo schianto a Brovary, nella regione di Kiev, di un elicottero della Ses, Servizi di emergenza statali ucraini, che nell’impatto al suolo, su un asilo, ha provocato un incendio. "Oggi si è verificata una terribile tragedia - ha detto il presidente Zelensky parlando dell’incidente - Al momento sono morte 15 persone. Tra di loro ci sono il ministro degli Affari Interni dell'Ucraina Denys Monastyrskyi, il suo primo vice Yevhen Yenin, il Segretario di Stato del Ministero degli Affari Interni Yuri Lubkovych, i loro assistenti e l'equipaggio dell'elicottero". Dall’annuncio del presidente ucraino, le vittime sono salite ora a 18 tra cui anche 3 bambini ma il bilancio potrebbe ancora.

 

Intanto la guerra va avanti. E Mosca continua la sua propaganda. Nella conferenza stampa di stamattina del ministro degli Esteri russo Lavrov ha escluso la possibilità di colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ha parlato anche di stupore nei confronti dell’Italia e degli Usa come Hitler.

"E' stata una sorpresa per noi vedere l'Italia diventare uno dei leader nel fronte anti-russo". Ha detto Lavrov rispondendo a una domanda dell'Ansa in conferenza stampa a Mosca. "La rapidità con cui l'Italia si è spostata nel campo dei leader nelle azioni anti-russe, la retorica, è stata alquanto sorprendente per noi". "Ma mi piace molto il popolo italiano, le sue tradizioni e il suo atteggiamento nei confronti della vita coincide con l'atteggiamento di molti dei nostri popoli", ha aggiunto Lavrov, "il modo in cui l'Italia reagisce a ciò che sta accadendo riflette la linea di confronto aggressivo imposta all'Europa, piuttosto che gli interessi del popolo italiano. Al popolo italiano non interessano le barriere, recintare, tagliare tutti i canali».

 

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, nel corso della sua conferenza stampa annuale, ha paragonato le azioni degli Stati Uniti per creare una coalizione contro la Russia a quelle di Adolf Hitler contro l'Urss. "Come Napoleone mobilitò quasi tutta l'Europa contro l'Impero russo, come Hitler mobilitò e catturò, mise sotto le armi la maggior parte dei Paesi europei e li scagliò contro l'Unione Sovietica, ora gli Stati Uniti hanno organizzato una coalizione di quasi tutti gli europei, membri della Nato e non solo, membri anche dell'Ue, e attraverso l'Ucraina, per procura, stanno conducendo una guerra contro il nostro Paese con lo stesso compito, la soluzione finale della 'questione russa'", ha detto Lavrov.

 

Europa, Uk e Usa continuaranno a sostenere l’Ucraina. "Da quasi un anno la Russia sta perseguendo una strategia della distruzione e del terrore, provando a sottomettere il popolo ucraino. Abbiamo assistito a questa strategia a Bakhmut, a Soledar e, più di recente, a Dnipro. Ma gli ucraini stanno resistendo e l'Unione europea continuerà a sostenerli per tutto il tempo necessario con il nostro sostegno militare grazie all'aumento della Peace facility europea" e "personalmente sono d'accordo con la fornitura di carri armati all'Ucraina". A dichiararlo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo.

 

Dello stesso parere gli Usa che per hanno "elogiato" la decisione di Londra di inviare in Ucraina i carri armati da combattimento Challenger 2, in dotazione all'esercito britannico, e ulteriori sistemi di artiglieria. E presto ci saranno "ulteriori annunci" sulle forniture di armi occidentali all'Ucraina, quando nella base aerea statunitense a Ramstein, in Germania, si riuniranno i ministri della Difesa dei Paesi alleati della Nato, ha dichiarato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nella conferenza stampa congiunta con l'omologo britannico, James Cleverly, a Washington.

 

Anche i Paesi Bassi con Mark Rutte invieranno a Kiev un'altra batteria di Patriot. “In tutto - ha detto Zelensky su Telegram- abbiamo già tre batterie garantite. Ma questo è solo l'inizio. Stiamo lavorando a nuove soluzioni per rafforzare il nostro sistema”.

 

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