La cooperazione con la Libia

Meloni festeggia con gli accordi di Tripoli i 100 giorni di governo

Continua la missione all’estero del premier nei Paesi del Nord Africa per lanciare il suo Piano Mattei e fare dell’Italia un hub energetico del Mediterraneo

Meloni festeggia con gli accordi di Tripoli i 100 giorni di governo

Meloni in missione a Tripoli con i ministri Piantedosi e Tajani celebra i 100 giorni del suo governo con un altro accordo da 8 miliardi di dollari nella soglia di Enrico Mattei. L’intesa sottoscritta con la Libia non riguarda solo il mercato interno del paese maghrebino e l’esportazione in Europa, ma anche il supporto italiano con 5 imbarcazioni per la ricerca e il salvataggio dei migranti in mare. A pochi giorni dalla visita ad Algeri, continua dunque il percorso di visite della premier nei paesi del Nord Africa, il prossimo appuntamento dovrebbe essere in Tunisia, attentamento studiato per lanciare il suo Piano Mattei. L'idea dell'Italia come hub energetico del Mediterraneo per redistribuire il gas in Europa e creare un approccio diverso su immigrazione e cooperazione, per "aiutare i Paesi africani a crescere e diventare più ricchi". Meloni vuole un cambio di rotta da Bruxelles, e su questo insisterà anche nel prossimo Consiglio europeo del 9-10 febbraio: "Il tema deve riguardare l'Ue nel suo complesso".

 

L’Italia "è pronta ad aiutare" la crescita della Libia e il percorso verso elezioni "in tempi rapidi" ha assicurato il premier durante le dichiarazioni di stampa con il Primo Ministro del Governo di Unità Nazionale libico, Abdel Hamid al-Dabaib. Ma Meloni ha anche avvertito che senza una stabilizzazione del Paese, ancora diviso in due governi a oltre un anno dal rinvio delle elezioni, tutto rischia di essere vano. E ha chiesto di "trovare soluzioni strutturali e verificabili" sul contenimento dell'immigrazione irregolare.

 

Sul tema dell'immigrazione

Negli incontri con il primo ministro del Governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Dbeibah, e il presidente del Consiglio presidenziale, Mohammed Yunis Ahmed Al-Menfi, il presidente del Consiglio italiano ha tenuto a ribadire l’apprezzamento circa gli sforzi delle autorità locali per contenere le partenze, sottolineando che però ultimamente sono aumentate. Da qui la necessità "intensificare" l'impegno, di trovare "soluzioni più efficaci", con risultati "verificabili", anche "in collaborazione con l'agenzia Onu sul campo". 

 

Gli accordi in Libia di Tajani

I ministri degli Esteri di Italia e Libia a Tripoli hanno siglato un accordo per "potenziare le capacità e la cooperazione con l'autorità libica in relazione alla guardia costiera". Un patto definito da Angelo Bonelli (Avs) a dir poco "vergognoso" perché così si consegnano "5 motovedette a chi si è reso responsabile di torture e stupri ai danni dei migranti". 

 

La task force di Piantedosi

I ministri degli Interni hanno invece gettato le basi per "una task force congiunta" su flussi migratori, lotta al terrorismo e contrasto al narcotraffico. L'intesa più importante riguarda però il gas con la compagnia petrolifera nazionale (Noc), attraverso cui l'Eni "rafforza la sua posizione come primo operatore in Libia", ha evidenziato l'ad Claudio Descalzi.

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