Nei cieli americani

Il pallone spia è stato abbattuto su ordine di Biden. La Cina protesta

Il presidente Usa ha ordinato l’abbattimento dell’aerostatico sull’oceano Atlantico. Dura la reazione cinese: usata forza eccessiva per il dirigibile civile

Il pallone spia è stato abbattuto su ordine di Biden. La Cina protesta

Il pallone spia cinese che nei giorni scorsi ha sorvolato i cieli degli Stati Uniti è stato abbattuto sull'oceano Atlantico su ordine del presidente Usa, Joe Biden, che ha seguito l'operazione dall'Air Force One, con il quale si stava recando a Camp David, senza avvisare la Cina del piano di abbattimento.

Secondo la Difesa americana, l'aerostatico sarebbe stato usato dalla Cina nel tentativo di sorvegliare siti strategici negli Stati Uniti. Stesso obiettivo anche per il secondo pallone spia che avrebbe invece sorvolato l'America Latina

Dura la presa di posizione del ministro degli Esteri di Pechino contro l'America: "I media e i politici Usa hanno approfittato" delle accuse lanciate contro il pallone aerostatico, "usando l'incidente come pretesto per attaccare e diffamare la Cina". 

 

L'abbattimento Usa del pallone spia cinese

"Il pallone, che era usato dalla Cina nel tentativo di spiare siti strategici nel territorio degli Stati Uniti, è stato abbattuto sulle acque territoriali americane". È quanto ha dichiarato il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, riferendo che "su ordine del presidente Biden, caccia dell'U.S. Northern Command hanno con successo abbattuto un pallone lanciato e appartenente alla Cina, sulle acque a largo delle coste della South Carolina nello spazio aereo Usa". Il pallone spia cinese è stato abbattuto da un solo missile aria-aria AIM-9X, sparato da un F-22 in acque americane: "Dopo un'attenta analisi è stato determinato che abbatterlo mentre sorvolava il territorio avrebbe posto un rischio non necessario”. Ha detto Austin.

 

Contrariata la Cina

La Cina ha espresso "la sua forte insoddisfazione e protesta con forza contro l'abbattimento del suo dirigibile civile senza pilota" portato a termine poche ore fa dagli Stati Uniti. Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri, secondo cui la parte americana ha insistito "nell'usare la forza, ovviamente reagendo in modo eccessivo e violando gravemente la prassi internazionale" malgrado non ci fossero i requisiti di pericolo e l'affermato "uso civile del dirigibile".

Pechino "salvaguarderà risolutamente diritti e interessi legittimi delle società interessate, riservandosi il diritto di effettuare ulteriori reazioni necessarie".

 

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