la tornata elettorale

Elezioni regionali, se l’opposizione si fa più a Sanremo che in piazza

Il 12 febbraio dalle 7 alle 23 e il 13 dalle 7 alle 15 in Lombardia e nel Lazio, ci sarà l’elezione diretta del presidente di Regione e del Consiglio

Elezioni regionali, se l’opposizione si fa più a Sanremo che in piazza

Tra il Festival di Sanremo, edizione record di ascolti ma non per qualità delle canzoni, le polemiche sul videomessaggio di Zelensky trasformato magicamente in una lettera che stasera Amadeus leggerà sul palco dell’Ariston, la foto del vicemistro Bignami strappata da Fedez nel suo freestyle, di cui pare ora che la Rai avesse saputo in anticipo, quel “Giorgia legalizzala” cantata a squarciagola dal marito della Ferragni e J-Ax con gli Articolo 31 nella serata duetti e cover di ieri sera. 

E non ultimo il dilemma della stampa, solo italiana, nel capire se l’Italia al Consiglio europeo, questa volta rappresentata da Giorgia Meloni, abbia vinto o perso in Europa, ci stiamo dimenticando che domani e lunedì milioni di italiani saranno chiamati al voto.

 

Ebbene sì, in un Paese in cui l’opposizione ormai la si fa di più dal palco di Sanremo che nelle piazze, le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio, che sappiamo essere il primo banco di prova del governo Meloni, non stanno avendo quel fascino politico e romantico che avrebbero avuto in altri tempi. Oggi tra social, post e dirette, i politici sono diventati più accessibili ma non più vicini alla situazione reale del Paese.

 

E così 12 e 13 febbraio, dalle 7 alle 23, e il 13, dalle 7 alle 15 in Lombardia come nel Lazio, ci sarà l’elezione diretta del presidente di Regione e del Consiglio regionale, in un’unica tornata.

Nella Regione motore dell’Italia, il presidente uscente, Attilio Fontana, esponente di spicco della Lega di Matteo Salvini, sarà appoggiato da Fratelli d’Italia e Forza Italia, confermando nomi come Giulio Gallera (ex assessore alla sanità, oggi capolista per Forza Italia) o il giornalista Vittorio Feltri.

Fontana sarà sfidato dalle liste con a capo Letizia Moratti, che fino a qualche mese fa era vicepresidente proprio di Fontana in Lombardia e sarà appoggiata dal Terzo Polo, ovvero Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. 

Poi ci sarà Mara Ghidorzi di Unione popolare, la cui coalizione comprende le liste Rifondazione comunista, Potere al popolo e De.Ma. 

Majorino, europarlamentare eletto nelle liste del Partito Socialista Europeo, sarà invece appoggiato dal Movimento Cinque Stelle e  dal Partito Democratico, nella lista civica di Majorino presente anche il virologo Fabrizio Pregliasco.

 

Nel Lazio invece in lizza per la poltrona di Governatore ci sono 5 candidati:

Alessio D’Amato, assessore uscente alla Sanità in quota dem, lanciato dal leader di Azione, che arà appoggiato dal Pd, Lista Civica D'Amato, Demos, Più Europa-Radicali, Volt, Verdi-Sinistra, Psi, Terzo Polo con Azione e Italia viva.

Francesco Rocca, ex presidente della Croce rossa, scelto dalla premier Giorgia Meloni, sarà appoggiato dalla Civica per Rocca, Fratelli d'Italia, Noi moderati-Sgarbi, Forza Italia, Lega, Udc. 

Donatella Bianchi, giornalista Rai e conduttrice del programma Linea Blu, sarà sostenuta dal M5S  e dal Polo progressista.

Rosa Rinaldi, ex sindacalista della Fiom-Cgil, appoggiata da Luigi De Magistris per Unione popolare.

Sonia Pecorilli, infermiera, per il Pci.

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