371esimo giorno di conflitto

Droni, Bakhmut, Crimea e Moldavia: l’Europa orientale è una polveriera

Non solo feroci combattimenti nelle città orientali dell’Ucraina ma anche guerra di droni, attacchi hacker e assalti dei filorussi al governo moldavo

Droni, Bakhmut, Crimea e Moldavia: l’Europa orientale è una polveriera

Il giorno 371esimo di guerra in Ucraina inizia con diverse notizie sulla Crimea, sui droni ucraini che hanno colpito la Russia, i feroci combattimenti a Bakhmut e i disordini nella capitale moldava da parte di filorussi: sono la dimostrazione che la situazione in Europa orientale sta diventando sempre più complicata ed esplosiva.

 

Cosa sta succedendo in Crimea

Diverse esplosioni sono state udite nella notte e fino alle 5 di questa mattina, nella parte occidentale della Crimea: a Yevpatoria, a circa 65 km a nord di Sebastopoli, nel villaggio di Chornomorske e a Yevpatoria. Secondo le ultimissime notizie riferite su Facebook dallo stato maggiore delle Forze Armate ucraine i russi stanno evacuando alcune categorie di civili (famiglie russe) dalla penisola  occupata ma allo stesso tempo, starebbero rafforzando le loro difese e costruendo delle fortificazioni per resistere agli attacchi ucraini e difendere quel territorio che credono appartenere di diritto alla Federazione Russa.

 

La guerra dei droni

Alla guerra sul campo di battaglia si associa anche la guerra dei droni, combattuta finora solo sul territorio ucraino. In queste ore la Russia è stata infatti colpita in profondità da una serie di attacchi ad infrastrutture energetiche, uno dei quali effettuato attraverso un velivolo senza pilota poi schiantatosi a non più di cento chilometri a sud-est di Mosca, nella regione di Kolomna. "Un attacco fallito", lo ha poi definito il governatore della regione Andrei Vorobyov. 

Non solo droni. L’Ucraina colpisce il nemico anche con attacchi hacker che ieri hanno penetrato i sistemi di sicurezza dei canali televisivi e delle stazioni radio in diverse regioni del Paese, da cui sono stati poi diffusi falsi messaggi di imminenti bombardamenti missilistici. Sempre ieri si è verificata la chiusura dello spazio aereo su San Pietroburgo per un veicolo non identificato. iIl ministero della Difesa russo ha reso noto che nella regione occidentale del Paese, di cui fa parte la metropoli baltica, si erano svolte esercitazioni con alcuni caccia che si erano alzati in volo per intercettare un obiettivo fittizio

 

Filorussi assaltano la sede del governo in Moldavia

Ieri nella capitale della Moldavia si sono svolte delle manifestazioni organizzate del partito filorusso Sor contro l'esecutivo di Maia Sandu. In piazza a Chisinau i manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governo ed elezioni anticipate mentre alcuni hanno cercato di fare irruzione nella sede dell'esecutivo ma sono stati bloccati dalla polizia schierata in assetto anti-sommossa. 

Di recente la stessa presidente Sandu, su posizioni filo-occidentali, aveva accusato la Russia di preparare un colpo di Stato a Chisinau per portare la Moldavia nella sua orbita. Mentre Mosca è da giorni che denuncia presunti piani da parte di Kiev di preparare una falsa invasione russa dalla Transnistria per giustificare un attacco ucraino al territorio secessionista moldavo, dove sono presenti circa 1.500 soldati russi.

 

I feroci combattimenti a Bakhmut

"Ci stiamo occupando della situazione al fronte. La più difficile è a Bakhmut", dove "l'intensità dei combattimenti non fa che aumentare". Ha ammesso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale. "Stiamo preparando il ritorno dei nostri soldati ad azioni attive per la liberazione della nostra terra - ha aggiunto. L'Ucraina sarà libera, tutta l'Ucraina". Intanto lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito che mentre la Russia continua l'assalto a Bakhmut, si prepara anche all'offensiva nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhi

Il colonnello generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze terrestri ucraine e del comando operativo orientale, ha ordinato di inviare più truppe a Bakhmut dopo il suo viaggio in prima linea il 25 febbraio, fa sapere The Kyiv Independent. 

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