Il lunedì nero

Paura e delirio sui mercati: Borse a picco dopo il fallimento SVB

L’emorragia di fiducia da parte degli investitori non sembra arrestarsi, troppe le preoccupazioni di nuovi crac con possibile effetto domino su altre banche

Paura e delirio sui mercati: Borse a picco dopo il fallimento SVB

Dopo il venerdì nero arriva anche il lunedì nero, con un inizio di settimana convulso dei mercati mondiali dopo il fallimento della Silicon Valley Bank. E nonostante la discesa in campo del governo Usa, che ha promesso che tutti i depositi saranno rimborsati anche quelli sopra la soglia di 250mila dollari, non sembra arrestarsi l'emorragia di fiducia che si è abbattuta intorno a una delle più importanti banche regionali americane. 

Anche in Europa le borse stanno affondando, insieme ai titoli di Stato mondiali. Il ministro dell'Economia italiano Giancarlo Giorgetti: "Seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda. Apprezziamo la tempestività con cui le autorità americane sono intervenute e confidiamo che, se necessario, anche le autorità europee intervengano con la medesima tempestività".

 

Il crollo dei mercati

Con il fallimento di Silicon Valley Bank, analisti e osservatori guardano preoccupati al settore hi-tech californiano costituito da tante start-up, spesso anche molto indebitate, a cui da sempre la banca presta denaro. E che ora potrebbero subire contraccolpi. Venerdì, infatti, una piccola start-up di Los Angeles, la FLow Health, non ha potuto pagare gli stipendi ai propri dipendenti.

Ma ad essere a rischio ora non sono solo aziende tecnologiche. Come fa notare il Wall street journal a tremare c'è anche l'industria vinicola californiana con centinaia i produttori di vino della Sonoma e della Napa Valley ad avere depositi o prestiti da SVB.

E questa situazione sta facendo  sui mercati è incandescente. I rendimenti dei titoli di Stato in tutto il mondo stanno crollando, con gli investitori che scommettono su un cambio di direzione nella politica monetaria delle banche centrali diventata negli ultimi tempi ancora più restrittiva a fronte di un’inflazione galoppante, allo scopo di disinnescare i rischi di contagio legati al fallimento di Silicon Valley Bank. 

Da evidenziare in questo senso anche la chiusura di una seconda banca, per legge: la Signature Bank, piccolo istituto, con sede a New York, molto più piccola della SVB, che venerdì in Borsa ha perso oltre un quarto del suo valore 

 

I crolli più evidenti, causati dal pensiero preoccupante di un possibile effetto domino, si registrano sui titoli di Stato a due anni dell'Eurozona, con il rendimento del Bund tedesco che scende di 44 punti base e quello dell'Oat francese di 46 mentre per il Btp il calo è 'contenuto' a 29 punti. 

Gli effetti si vedono anche sull'euro che riduce allo 0,25% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,067. 

Parigi cede il 2,79%, Francoforte arretra del 3,03% e Londra perde il 2,32%. Milano, maglia nera, lascia sul terreno il 4,34%.

 

Le preoccupazioni per nuovi casi Svb tra le banche regionali americane si stanno diffondendo a Wall Street dove First Regional Bank cede oltre il 60% nel pre-trading, nonostante le rassicurazioni sulla sua posizione di liquidità. Hsbc, che ha rilevato la filiale britannica dei Svb per una sterlina cede il 3,4%. A dare la misura del grado di paura sui mercati è l'indice Vix, che misura la volatilità a Wall Street, balzato ai massimi dallo scorso ottobre.

 

L'eurogruppo in programma oggi "discuterà" anche del crac della banca, ha affermato, in un'intervista a Bloomberg Tv, il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe. 

 

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