Il sistema pensionistico italiano

Stallo sulla riforma pensioni 2024, si va verso la proroga Quota 103

La maggioranza non riesce a trovare l’accordo: Quota 41 troppo onerosa, si prosegue con la pensione anticipata flessibile introdotta dal governo Draghi

Stallo sulla riforma pensioni 2024, si va verso la proroga Quota 103

La riforma delle pensioni sta diventando per il governo Meloni uno scoglio sempre più ostico da superare. Al momento infatti non ci sarebbe alcun accordo tra la maggioranza tanto da poter portare l’esecutivo a risolvere la questione valutando la proroga di un anno di Quota 103 per il 2024, la misura introdotta dal governo Draghi che prevede l’uscita dal lavoro a 62 anni d’eta e 41 anni di contributi. 

 

Il problema sulle pensioni è sempre lo stesso: il nodo delle coperture. Pertanto la riforma del sistema pensionistico italiano con l’introduzione di Quota 41 che era stata ipotizzata già nel 2024, potrebbe slittare al 2025, evitando nel frattempo il ritorno alla legge Fornero che prevede un pensionamento a 67 anni di età con 41-42 di contributi. Quota 41, (in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età) caldeggiata dalla Lega e apprezzata anche da Cgil, Cisl e Uil, potrebbe però costare molto, facendo storcere il naso a buona parte della maggioranza. Secondo le stime dell’Inps, infatti, l'operazione potrebbe costare più di 4 miliardi il primo anno per poi crescere fino a 75 miliardi in dieci anni. 

Il dibattito rimane dunque aperto. E proprio venerdì 17 marzo la premier Meloni sarà al Congresso della Cgil per parlare anche di riforma delle pensioni.

 

Quota 103 anche nel 2024, come funziona 

Salvo nuove decisioni nel corso del 2023, per l’anno prossimo dovrebbe quindi essere prorogata Quota 103 con l’opzione di pensionamento anticipato che, secondo le previsioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, nel 2023 potrebbe interessare poco più di 41 mila lavoratori, per una spesa di oltre 2 miliardi nel triennio 2023-2025. 

Nella circolare n. 27/2023 l'Inps ha fornito le indicazioni per l’applicazione delle norme sulla pensione anticipata flessibile introdotte dalla legge di Bilancio 2023 con la cd. Quota 103 in via sperimentale per quest'anno. 
Beneficiari: gli iscritti all’AGO e alle forme esclusive (ex Inpdap, ex Ipost) e sostitutive della stessa e gli iscritti alla Gestione separata. Mentre non vi possono accedere il personale militare delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e di polizia penitenziaria, dal personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e dal personale della Guardia di Finanza.
Requisiti: requisito anagrafico di 62 anni e quello contributivo di 41 anni siano maturati entro il 31/12/2023 e in presenza di tale condizione è possibile accedere a questa pensione anche dopo il 2023.
Tetto all’importo del trattamento pensionistico: la prestazione è erogata in misura non superiore a 5 volte il trattamento minimo (circa 2.818,70 euro lordi mensili) fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, pari a 67 anni fino a dicembre 2024 e collegata alla variazione dell’aspettativa di vita.

 

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