Le passività di bilancio

Bankitalia fa meno utili. Visco (lascerà a novembre) contro la Bce

Il governatore della Banca d’Italia punta il dito contro la politica monetaria della Banca centrale europea. La crescita solo nel biennio 2023-2024

Bankitalia fa meno utili. Visco (lascerà a novembre) contro la Bce

Bankitalia fa meno utili a causa del rialzo dei tassi deciso dalla Bce. Questo è ciò che ha affermato questa mattina all'Assemblea ordinaria annuale dei partecipanti al capitale, Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, spiegando che analogamente alla Bce e ad altre banche centrali dell'Eurosistema, la banca d’Italia, "si troverà a fronteggiare risultati lordi negativi, prima che gli utili tornino gradualmente a crescere" dopo il biennio 2023-2024.

 

"La situazione internazionale continua a essere caratterizzata da una profonda incertezza. Le tensioni geopolitiche e le ripercussioni dell'aggressione della Russia all'Ucraina hanno determinato un rallentamento dell'attività economica globale e contribuito al ritorno dell'inflazione". 

 

"L'utile residuo per lo Stato sarebbe pari a 1.676 milioni, in aggiunta a imposte di competenza per 1.304 milioni. Negli ultimi dieci anni l'importo cumulato riconosciuto allo Stato sotto forma di utili raggiungerebbe così l'ammontare di 38,2 miliardi, oltre a imposte di competenza per 12,8 miliardi". 

 

Come ha sottolineato Visco il calo dell'utile lordo è dovuto "a causa soprattutto della contrazione del margine di interesse per 1,5 miliardi e delle maggiori svalutazioni sui titoli valutati al mercato, soprattutto in dollari statunitensi, per ulteriori 1,5 miliardi. Il rialzo dei tassi di riferimento della Bce ha determinato un aumento immediato del costo delle passività di bilancio, rappresentate soprattutto dai depositi delle banche e dal saldo debitorio. Target, a fronte del quale non vi è stato un corrispondente incremento del rendimento delle attività di politica monetaria, meno sensibili alla crescita dei tassi in quanto costituite prevalentemente da titoli a tasso fisso e scadenza a medio-lungo termine".

 

Visco: "La mia ultima assemblea" 

"Quella odierna è l'ultima assemblea che presiedo come governatore - ha spiegato -. Il prossimo mese di novembre lascerò la guida dell'istituto nel quale feci ingresso nel 1972". Visco, nominato il primo novembre 2011, ha inoltre rilevato come "nei dodici, intensi anni da me vissuti al vertice della Banca, importanti cambiamenti sono intervenuti nell'esercizio delle funzioni dell'istituto". 

 

"Nuovi compiti e più responsabilità" 

"In particolare - ha aggiunto il governatore - nuovi compiti gli sono stati assegnati, ne sono cresciute le responsabilità; la sua proiezione europea è notevolmente aumentata. Il confronto di idee e la condivisione delle decisioni nell'ambito della Bce, che sono stati i tratti qualificanti della politica monetaria dopo la nascita dell'euro, lo sono divenuti anche nel campo della supervisione bancaria con l'istituzione del Meccanismo di vigilanza unico, a partire dal novembre del 2014". 

 

"Assicurati i servizi anche in pandemia" 

Facendo ancora un bilancio di questi suoi 11 anni alla guida di Via Nazionale, Visco ha affermato che "la Banca si è mostrata preparata di fronte ai nuovi assetti istituzionali, al progresso tecnologico, alle mutate esigenze dei cittadini. Sono stati assicurati, con efficacia e senza cedimenti, tutti i servizi essenziali alla collettività, anche nelle fasi più acute della pandemia". 

 

Utile scende a 5,9 miliardi

Sui numeri di Bankitalia, entrando nel dettaglio ha chiarito che il cambio della politica monetaria avviato dalla Bce, con la stretta sulle operazioni di rifinanziamento e le "maggiori svalutazioni sui titoli valutati al mercato", pesa sull'utile lordo 2022 della Banca d'Italia che scende da 9,2 a 5,9 miliardi di euro.

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