Addio ai tediosi balzelli

Dal superbollo ai biliardini, verso la cancellazione delle micro-tasse

Con la riforma fiscale il governo Meloni intende abolire diverse micro-imposte al fine di apportare delle semplificazioni al Fisco e meno burocrazia

Dal superbollo ai biliardini, verso la cancellazione delle micro-tasse

Lo scorso 29 gennaio in un tweet Luigi Marattin (Iv) aveva annunciato di aver depositato, in data 20 gennaio 2023, la proposta di legge 793 Marattin-Richetti per abolire decine di micro-tasse, dalle tasse scolastiche alla tassa per l’abilitazione all’esercizio professionale, dall’ammontare di 300 mln di euro. Ora il governo Meloni con la riforma fiscale intende procedere nella stessa direzione alla cancellazione di questi inutili aggravi.

 

Micro-tasse, verso la cancellazione dei balzelli

Il balzello dovuto a queste micro-tasse è impressionante e il deputato di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi l’ha spiegato bene al Messaggero: “la questione potrebbe essere inserita nella delega con un emendamento. Oppure rientrare nell'elenco dei micro-tributi che la stessa delega si propone di eliminare”. L’obiettivo è rendere operativa la riforma già prima dell’arrivo dell’estate ha dichiarato il deputato di FdI.

Tra le micro-tasse destinate ad essere cancellate c’è sicuramente quella sugli intrattenimenti nota anche come imposta sui biliardini, così tanto odiata da gli esercenti perché costretti a pagare un prezzo per utilizzare quei giochi che hanno solo uno scopo ricreativo per i clienti di bar e sale e non consentono di ritirare vincite, come appunto un biliardino. I commercianti da tempo si lamentano che l’importo della tassa molto spesso supera l’introito.

Secondo i calcoli dell'Agenzia abolendo le micro-imposte lo Stato incasserebbe -152 milioni di euro su undici tasse erariali, -91 milioni su sette balzelli regionali e -10 milioni se si cancellassero tre imposte comunali. Un costo al quanto sostenibile e soprattutto giustificato di fronte ai benefici derivanti dalla semplificazione della burocrazia.

 

Dal superbollo alla tassa di laurea, cosa verrà abolito?

La parola chiave per il governo Meloni è semplificare il fisco, e come farlo? Attraverso la cancellazione di imposte superflue che non fanno altro che far arrabbiare i contribuenti. 

Tra i tediosi balzelli che potrebbero essere eliminati ci sono il superbollo, la tassa di laurea, le tasse di pubblico insegnamento, passando per l'imposta sugli intrattenimenti e la maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti, la tassa regionale di abilitazione all'esercizio professionale, dall’addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche, i diritti di licenza sulle accise, l'imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati, la tassa sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto e l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.

 

Cancellando tutte queste micro-tasse lo Stato perderebbe certo degli introiti che sarebbero però ampiamente sostenibili per le casse, al contempo ci sarebbero vantaggi enormi in ottica di semplificazione del Fisco, in particolar modo dal punto di vista burocratico e allegerendo il carico dei contribuenti soggetti a questi balzelli.

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