Dati incoraggianti

Istat, l’Italia cresce più di Francia e Germania: Pil rivisto a +0,6%

La nuova fotografia scattata dall’Istituto di statistica vede il Pil italiano nel primo trimestre 2023 aumentare rispetto alle più nefaste previsioni.

Istat, l’Italia cresce più di Francia e Germania: Pil rivisto a +0,6%

L'Italia cresce ancora. Nella nuova fotografia scattata dall'Istat, il Pil italiano nel primo trimestre 2023 ha fatto registrare un +0,6% rispetto al trimestre precedente e un +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Superate dunque le nefaste previsioni, che indicavano una crescita congiunturale dello 0,5% e una tendenziale dell'1,8%, la crescita acquisita del Pil per il 2023 è del +0,9%, con un miglioramento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (quando era +0,8%).

 

L'Italia cresce più di Francia e Germania

Nel primo trimestre 2023, l'economia italiana ha viaggiato ad un ritmo superiore a quello di Francia e Germania. Il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Italia, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania. In termini tendenziali, ricorda l'Istat nella nota sui conti economici trimestrali, si è registrata una crescita dell'1,6% negli Stati Uniti e dello 0,8% in Francia e una diminuzione dello 0,2% in Germania. Nel complesso, il Pil dei Paesi dell'area euro è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% nel confronto con il primo trimestre del 2022.

 

Cala l'inflazione a maggio.

Secondo le stime preliminari diffuse dall'Istat l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, da +8,2% del mese precedente. L'inflazione "riprende a scendere, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo 2023".

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,6% a +11,3%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +7,9% a +7,1%). In linea generale, secondo l'Istat, il rallentamento dell'inflazione "appare ancora fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei Beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in calo su base congiunturale.

L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l'indice generale e a +4,7% per la componente di fondo.

 

 

Import-export 

Per quanto riguarda invece le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, dell'1% e dell'1,4%. La domanda nazionale al netto delle scorte, spiega ancora l'Istat, ha contribuito per +0,7 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,3 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni sociali private, +0,2 gli investimenti fissi lordi e +0,2 la spesa delle amministrazioni pubbliche.

 

Consumi finali e investimenti fissi lordi 

Rispetto al trimestre precedente (chiuso a -0,1%), tra gennaio e marzo tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,7% dei consumi finali nazionali e dello 0,8% degli investimenti fissi lordi.

 

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