In consiglio dei ministri

Dal Fondo sovrano al liceo, alla pasta: cosa c’è nel Ddl Made in Italy

1 miliardo per sostenere le filiere strategiche, promuovere e tutelare il valore delle produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche italiane

Dal Fondo sovrano al liceo, alla pasta: cosa c’è nel Ddl Made in Italy

Approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri, il fondo sovrano da un miliardo di euro per sostenere le filiere strategiche e il nuovo il Liceo per il made in Italy che entrerà in funzione da settembre 2024 nei principali distretti. Il disegno di legge composto da 50 articoli, secondo l’ultima bozza, prevede la valorizzazione e la promozione delle produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese.

Tra le ultimissime novità introdotte dal decreto, anche una commissione tecnica sulla pasta per la corretta informazione sulla qualità nell’etichetta. «È un provvedimento che considero strategico», ha affermato il ministro delle Imprese Adolfo Urso, spiegando che al fondo sovrano si aggiungeranno le risorse che i fondi vorranno investire. «Diventa il canale con cui è possibile dare risorse agli investimenti nelle filiere strategiche del Made in Italy».

 

Il Fondo strategico nazionale del Made in Italy

L’obiettivo principale del Fondo strategico nazionale del Made in Italy sarà stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche. 

 

Il nuovo liceo del Made in Italy sarà dedicato a promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. 

 

Lo affiancherà la Fondazione “imprese e competenze” con il compito, tra l’altro, di promuovere il raccordo tra le imprese e i Licei e di gestire un’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy.

 

Al via anche al nuovo “tutoraggio” con il quale i datori di lavoro privati, entro parametri stabiliti, potranno stipulare con i lavoratori pensionati contratti di durata massima di 24 mesi finalizzati a svolgere tutoraggio a favore dei giovani neo-assunti (con esonero, a favore del datore di lavoro, dei contributi nei confronti dei neo-assunti).

 

15 aprile, Giornata nazionale del Made in Italy

Il 15 aprile di ogni anno, ricorrenza della nascita di Leonardo da Vinci, diventa la giornata nazionale del Made in Italy, al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole di ogni ordine e grado e i luoghi di produzione, di riconoscere agli stessi il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del suo patrimonio identitario, di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.

 

Misure di promozione

Ecco invece le misure finalizzate alla promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e del turismo, introdotte dal decreto:

  • la possibilità per gli istituti e i luoghi della cultura di registrare il marchio che li caratterizza (l’uso del marchio potrà essere concesso a terzi a titolo oneroso);

  • l’introduzione nell’ordinamento della definizione di “imprese culturali e creative”, per le quali si prevedono un apposito albo e un fondo presso il Ministero;

  • l’introduzione del “Piano nazionale strategico per la promozione e lo sviluppo delle imprese culturali e creative”;

  • il sostegno del settore fieristico in Italia mediante finanziamenti a favore delle imprese del settore;

  • la promozione del sistema “NutrInform Battery” quale sistema di etichettatura nazionale per il corretto utilizzo delle indicazioni nutrizionali dei prodotti alimentari;

  • la “certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana” all’estero;

  • l’istituzione del fondo per la protezione nel mondo delle indicazioni geografiche italiane agricole, alimentari, del vino e delle bevande;

  • la valorizzazione della biodiversità, delle pratiche tradizionali e del paesaggio rurale, attraverso il sostegno di programmi di miglioramento genetico mediante l’istituzione di specifici fondi, tra i quali quello per i distretti del prodotto tipico italiano.

 

Tutela dei prodotti Made in Italy

Il disegno di legge mira inoltre ad assicurare la riconoscibilità e la provenienza dei prodotti italiani, anche intervenendo in materia penale. A tale scopo:

  • si adotta un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci, apponibile, su base volontaria, dalle imprese sui beni prodotti sul territorio nazionale;

  • si effettua una ricognizione dei prodotti industriali e artigianali tipici, radicati in una specifica zona geografica, e si adottano disciplinari di produzione con la costituzione di associazioni di produttori per la valorizzazione dei prodotti oggetto dei disciplinari;

  • si prevede l’uso delle nuove tecnologie per la tracciabilità dei prodotti tramite l’istituzione di un catalogo nazionale con i requisiti fissati dall’European Blockchain Service Infrastructure (EBSI);

  • si riorganizzano le competenze degli uffici giudiziari per garantire la specializzazione dei magistrati in materia di lotta alla contraffazione e la loro formazione in materia;

  • si aumentano le sanzioni amministrative pecuniarie per gli illeciti di acquisto e introduzione di prodotti contraffatti;

  • si modificano il Codice penale e il Codice di procedura penale, per punire anche coloro che detengono per la vendita prodotti contraffatti e per velocizzare e semplificare le operazioni di distruzione della merce contraffatta sequestrata;

  • si estendono le disposizioni in materia di operazioni sotto copertura ai reati di contraffazione;

  • si valorizza la collaborazione prestata dallo straniero nel corso delle indagini per l’identificazione dei produttori e dei distributori delle merci contraffatte.

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