473esimo giorno di conflitto

Esplosivi nella Crimea Titan, i russi minacciano un’altra catastrofe

Alla controffensiva ucraina Mosca risponde con droni e cariche nell’impianto chimico che se fatte saltare provocherebbero una tragedia peggiore di Chernobyl

Esplosivi nella Crimea Titan, i russi minacciano un’altra catastrofe

La guerra in Ucraina giunge al 473esimo giorno in una situazione sempre più drammatica per le popolazioni delle zone colpite dalle inondazioni causate dal sabotaggio russo e dalla conseguente distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, mentre, per fortuna, il livello dell'acqua nel bacino di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane "stabile" e la situazione "sotto controllo”. Ma è anche un altro episodio a sorprendere oggi, la notizia che secondo i funzionari di Kiev, i russi hanno imbottito di esplosivi il gigantesco impianto chimico industriale Crimea Titan. Se dovessero scoppiare le cariche, anche i Paesi vicini "affronterebbero una catastrofe potenzialmente peggiore di Chernobyl".

Per cui non  solo il crollo della diga ha quasi certamente "pesantemente compromesso" la principale fonte di acqua dolce della penisola di Crimea occupata, ovvero il Canale della Crimea del Nord (Ncc), come sostiene nel suo aggiornamento quotidiano l’intelligence britannica, ma ora c'è anche il rischio di un’altra catastrofe dalle conseguenze globali.

 

Zelensky, 'in atto le azioni della controffensiva'  

Intanto, la guerra prosegue tra droni colpiti da entrambe le forze in campo e l’avvio della controffensiva ucraina. Le truppe scelte hanno sfondato le prime linee di difesa russe in alcune aree del fronte mentre a Bakhumut sono avanzate di quasi un chilometro e mezzo nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero della Difesa britannico nel consueto aggiornamento sull'andamento del conflitto e quelle date dal portavoce del raggruppamento orientale delle Forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty, sembrano confermare che la controffensiva ucraina è ormai in atto.

 

Come del resto confermato velatamente, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa congiunta con il premier canadese Justin Trudeau, in visita a sorpresa a Kiev: "Dal mio punto di vista, azioni di controffensiva difensiva stanno avendo luogo in Ucraina", ha detto il presidente. 

 

Nel frattempo il cancelliere tedesco Scholz ha dichiarato di voler parlare a breve con il presidente russo Putin. "Un prerequisito per una "pace equa" è che la Russia ritiri le sue truppe", ha precisato Scholz. Ma il Cremlino smentisce che in programma ci sia un colloquio. 

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