dopo la pausa estiva

Decreto Tim e Indennità di discontinuità dello spettacolo, ok dal CdM

Via libera dal Consiglio dei Ministri ai due importanti provvedimenti e gli annunci di Meloni su Caivano e Piantedosi su migranti e confronto permanente

Decreto Tim e Indennità di discontinuità dello spettacolo, ok dal CdM

Si sono tenuti ieri a Palazzo Chigi il primo Consiglio dei ministri e la prima conferenza stampa del governo dopo la pausa estiva della politica. La riunione durata all'incirca un'ora è servita alla premier Meloni per fissare le priorità dell'esecutivo nel mettere a terra la nuova manovra e trovare le giuste coperture e ad approvare il decreto Tim e quello per i lavoratori dello spettacola ed altre urgenze.

La presidente del Consiglio durante il CdM ha anche annunciato la sua intenzione a recarsi a Caivano, accogliendo così l'invito di don Maurizio Patriciello dopo gli abusi di gruppo sulle due cuginette di 12 e 11 anni. "Obiettivo del  governo è bonificare l'area - le sue parole - per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l'invito di don Patriciello  a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione. Il centro sportivo deve essere ripristinato - ha detto ancora la presidente del Consiglio nel corso della riunione - e reso funzionante il prima possibile".

 

Il Ministero dell'Economia entra in Netco

Approvato dal Consiglio dei ministri un decreto legge e un Dpcm per l'entrata del ministero dell'Economia in Netco al fianco del fondo Usa Kkr. Il primo serve ad assicurare le risorse finanziarie all'operazione, mentre il secondo, ad autorizzare il Ministero ad entrare nella Netco che secondo il memorandum firmato dalle parti il 10 agosto scorso, è in una percentuale fino al 20% con un ruolo decisivo del governo nella definizione  delle scelte strategiche.


Assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro. Quello di oggi è un primo passo". Ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell'illustrare in Consiglio dei Ministri il significato del decreto che consente la partecipazione del Mef nella società in cui confluirà la rete fissa di Tim.

 

"Sul tavolo del Consiglio dei ministri - prosegue Meloni - arriva oggi un provvedimento estremamente importante e che riguarda uno dei grandi dossier industriali che questo Governo ha ereditato, che si trascina da decenni e che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare. Mi riferisco a Tim: non entro nel dettaglio dell'operazione proposta dal Mef - ha detto - lo farà il ministro Giorgetti, ma voglio sottolineare in questa sede il significato politico delle nostre decisioni. Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione europea permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni. La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro. Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c'è un Governo che su un dossier così importante si attiva a difesa dell'interesse nazionale e dei lavoratori. E che ha una strategia".

 

Decreto legislativo sullo spettacolo

"Con oggi diamo concretezza e protezione a tutti quei lavoratori del mondo dello spettacolo che subiscono più degli altri gli effetti negativi di un settore caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità”. Così il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo l'approvazione in Consiglio dei Ministri di uno schema di decreto legislativo riguardante il riordino e la revisione degli ammortizzatori e delle indennità nonché l'introduzione di un'indennità di discontinuità in favore dei  lavoratori dello spettacolo.

 

Coperture: La copertura finanziaria prevista è di 100 milioni di euro per il 2023, 46 milioni per il 2024, 48 milioni per il 2025 e 40 milioni a  decorrere dal 2026. Tali somme saranno poi ulteriormente incrementate dagli oneri contributivi a carico dei datori di lavoro (pari all'1 per cento dell'imponibile contributivo); dal contributo di solidarietà, a carico dei lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo  (pari allo 0,50 per cento della retribuzione); dalla revisione e dal riordino degli ammortizzatori sociali e delle indennità.

 

Beneficiari: Il numero dei beneficiari del provvedimento sarà di circa 21mila lavoratori discontinui dello spettacolo (autonomi, co.co.co. e  subordinati a tempo determinato) per attività connessa direttamente con la produzione e la realizzazione di spettacoli o in modo meno diretto rispetto al settore dello spettacolo (maschere teatrali, guardarobieri etc.) individuati con decreto interministeriale (Lavoro  - Cultura), nonché i lavoratori a tempo indeterminato con contratto di lavoro ''intermittente'', se non sono titolari di indennità di  disponibilità.

 

Importo: A decorrere dall'anno 2023, a tali lavoratori spetteranno circa 1.500 euro sotto forma di indennità che sarà erogata in un'unica soluzione  previa domanda presentata dal lavoratore all'INPS ogni anno, con  riferimento ai requisiti maturati dal richiedente nell'anno  precedente.

''Grande soddisfazione'' è stata espressa dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per l'approvazione da parte del Cdm della cosiddetta indennità di discontinuità. ''In questo modo sosteniamo un settore che vedeva ancora troppi lavoratori senza adeguate garanzie di welfare'', ha aggiunto il ministro.

 

 

La conferenza stampa dopo il Cdm. Mantovano e l'emergenza migranti

Al termine del CdM, il Sottosegretario Mantovano e i Ministri Piantedosi, Giorgetti e Sangiuliano, hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti approvati. In merito alla questione migranti e all'emergenza sbarchi è lo stesso Mantovano ad intervenire: "C'è un dato innegabile sui migranti: dall'inizio dell'anno al 28 agosto si è registrato un aumento del 103% degli arrivi via mare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". Questi arrivi - ha spiegato Mantovano - sono determinati da fattori precisi come "l'aumento delle crisi dei paesi di provenienza. Il Sudan, da solo, ha prodotto l'arrivo di 800 mila persone e ci auguriamo che questo non accada con il Niger".

"I numeri vanno letti" e "la lettura dei numeri - che sono oggettivamente preoccupanti - non può però non far vedere la dinamica degli arrivi stessi che ha conosciuto un picco nel mese di maggio e poi un abbassamento. In particolare la Tunisia a maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha registrato +1008%, oggi +386%, in Libia era +167, ora +13 per cento" ha precisato Alfredo Mantovano. "A ciascuna delle componenti di queste cifre corrisponde una tragedia, però sottolineano che il lavoro in corso da parte del governo italiano comincia a ottenere i primi risultati".

 

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi sempre nella conferenza stampa ha spiegato che: "Ci sarà un confronto permanente col governo e proseguiremo su questa strada anche se i numeri sono ancora molto importanti anche riguardo all'accoglienza".

"L'accoglienza, voglio dirlo, sta reggendo" anche grazie alla "collaborazione che i territori ci stanno dando non senza difficoltà di cui ci stiamo facendo carico e ci faremo carico in maniera crescente".

 

Giorgia Meloni in CdM: "L'Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte, anche a seguito degli avvenimenti, recenti e meno recenti, nel Sahel, con quantità di arrivi imponenti. È difficile spiegare all'opinione pubblica quello a cui assiste e lo capisco bene. I dati dicono che c'è un forte aumento rispetto all'anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste ad un rallentamento dell'aumento dei flussi migratori. La direzione intrapresa dal Governo è quella giusta".

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