Per le cuginette di 10 e 12 anni

Caivano, contro “l’inferno in terra” serve un esercito di insegnanti

Meloni domani al Parco Verde: “Non sempre succede che un premier risponda a un prete di periferia” dice don Patriciello, organizzatore della manifestazione

Caivano, contro “l’inferno in terra” serve un esercito di insegnanti

Alla marcia organizzata a Caivano da don Maurizio Patriciello come risposta alla violenza sessuale subita da due cuginette di 10 e 12 anni stuprate in un edificio abbandonato nel Parco Verde della città dell'hinterland napoletano definita “l'inferno in terra” dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, hanno partecipato poco più di 200 persone. Cartelli con scritte “Fermiamo gli spacciatori, i camorristi e gli stupratori del parco verde", "Le bambini vanno amate, non stuprate", "Ricostruiamo il Parco”, hanno sfilato per le strade della cittadina. 

La manifestazione, organizzata dai comitati cittadini, è partita dalla parrocchia di San Paolo Apostolo ed ha raggiunto il luogo teatro delle ripetute violenze per le quali sono sospettati due ragazzi di 19 e 18 anni, entrambi ancora in libertà. Coinvolto anche un folto gruppo di minorenni il cui numero preciso non è stato ancora rivelato. In corso le indagini della procura di Napoli e quelle della procura minorile.

 

Le parole di don Patriciello

"La vostra presenza mi conforta e mi conferma che bisogna chiamare a raccolta i buoni" ha detto don Patriciello alle persone che si sono radunate in chiesa dopo il corteo.  "In questo quartiere non ho mai chiesto di venire e non ho mai chiesto di andare via perché mi sentirei un traditore", ha aggiunto rimarcando che non lascerà mai da sole le persone.  "Oggi - ieri ndr - il presidente De Luca ha detto che qui lo Stato non c'è, ma questa è la diagnosi. Noi adesso ci aspettiamo la terapia".

“C'è una frase di uno dei ragazzi di Palermo- ha continuato il parroco -  che secondo me è emblematica: ”compà eravamo 100 cani su una gatta. Io queste cose le ho viste solo nei video porno". Un ragazzo che a 10 anni vede un porno non avrà la capacità di gestire la sua sessualità prorompente, non è capace di avere un discernimento tra bene e male".

 

Meloni domani a Caivano

Domani sarà a Caivano la premier Giorgia Meloni"Io mi metterò a disposizione per farle visitare il parco se vuole, se vuole entrare nelle case, sono molto fiducioso" ha sottolineato don Patriciello. "Ha detto che verrà con proposte concrete, sembra una persona che quando dice le cose le fa. Per il resto siamo nella mani di Dio". 

La premier dovrebbe arrivare domani mattina alla parrocchia di San Paolo per poi tenere un vertice con le autorità locali, probabilmente in una scuola di Caivano o in Prefettura a Napoli.

 

L’inferno in terra

Che "Caivano sia l'inferno in terra, lo sapevamo da quando hanno scaraventato dall'ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata e dopo aver prodotto video pedopornografici. Ma anche allora, passata la prima ondata di emozioni, per questo non ho voluto neanche parlarne in questi giorni, sono scomparsi tutti" ha evidenziato De Luca che ha chiesto di "istituire uno stato d'assedio militare vero e proprio".

"Personalmente sono stato in silenzio alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà penose che sono diventate per me insopportabili - ha continuato il governatore -. Avremo domani mattina un incontro con il commissario di governo del comune di Caivano, con i dirigenti scolastici per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano. Noi come regione Campania che siamo un'istituzione che ha fatto da supplente ad altre istituzioni che non hanno fatto quello che è di loro competenza. Le due istituzioni competenti su Caivano sono il comune e il governo nazionale dal punto di vista della sicurezza".

 

Un esercito d’insegnati e di assistenti sociali

Per don Patriciello, invece, "servirà un esercito di insegnati elementari e di assistenti sociali". Parco Verde è un quartiere nato dopo il terremoto dell'80, “porta con sé tutte le criticità di un quartiere nato come un fungo, dove sono state ammassate le famiglie più povere dei quartieri più poveri di Napoli. E' normale che nasca un ghetto, che poi è stato lasciato a se stesso" ha continuato rispondendo a De Luca, per il quale la visita di Giorgia Meloni “è un impegno apprezzabile, purché ovviamente dietro ci sia la sostanza”. 

De Luca concorda con quanto affermato dal ministro dell'Interno, Piantedosi: "Ha ragione quando dice che c'è anche un problema culturale, non c'è dubbio. Che riguarda i modelli che abbiamo trasmesso ai giornali di Caivano e non solo, è stato devastante l'effetto diseducativo di alcune serie televisive che riguardavano la camorra, abbiamo un'intera generazione che si veste come quelli che hanno visto nei telefilm, che parla come quelli che parlano negli sceneggiati, che hanno gli stessi tatuaggi, lo stesso linguaggio gergale, è una cosa sconvolgente".

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