a Villa d’Este

Il gotha di economia, finanza e politica riunito al Forum Ambrosetti

La prima giornata a Cernobbio tra sfide globali del futuro, gli impatti sull’economia, gli sviluppi scientifici e tecnologici e l’Apocalisse demografica

Il gotha di economia, finanza e politica riunito al Forum Ambrosetti

Dalle sponde del lago di Como, il gotha di economia, finanza e politica, si è riunito anche quest’anno al Forum Ambrosetti, per discutere sulle sfide globali del futuro. Domenica 3 settembre, invece, il tema centrale sarà l’Italia con l’intervento di 12 ministri.

Al discorso di apertura di Valerio De Molli (Managing Partner e Ceo, The European House - Ambrosetti), sono seguiti il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il contributo in video conferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

 

La prima giornata del Forum Ambrosetti

Nella prima giornata del forum Ambrosetti a Cernobbio dall’hub centrale di Villa d’Este tra sfide globali del futuro e gli impatti sull’economia ma anche gli sviluppi scientifici e tecnologici, con focus sugli Stati Uniti e il ruolo dell’Arabia Saudita nell’ordine internazionale, gli economisti e politici sono stati invitati da Valerio De Molli a «un tributo a personalità che ci hanno lasciato negli ultimi dodici mesi» e così il Forum ha aperto ricordando Silvio Berlusconi, Roberto Maroni, Franco Frattini, il papa emerito Benedetto XVI e Francesco Alberoni.

Le 15 idee contro l’Apocalisse demografica. De Molli ha poi invitato politici ed economisti a riflettere sul tema della denatalità: «l’inverno demografico sta ridisegnando il perimetro del nostro mondo con implicazioni di medio lungo termine gravissime».  «Se i tassi di natalità non dovessero cambiare l’ultimo italiano nascerebbe nel 2225 e la popolazione italiana cesserebbe di esistere nel 2307: è uno scenario distopico - ha spiegato De Molli - ma stimola la riflessione». Ambrosetti ha lanciato da Villa d’Este 15 proposte che agiscono su immigrazione, sostegno agli anziani e alla genitorialità.

 

Il messaggio del presidente Mattarella

Nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Forum Ambrosetti a Cernobbio, il Capo dello Stato ha parlato di Europa, pace e sicurezza e di crescita. «L’Europa è il quadro entro il quale si costruisce il nostro avvenire, con le lacune che accompagnano il processo di integrazione europea, fattore che trasforma e plasma anche il nostro modello sociale. Pace e sicurezza, così come crescita e benessere dei popoli, passano attraverso la capacità dell’Unione europea di rappresentare un fattore di stabilità e attrazione per chi crede nei valori della libertà, dell’indipendenza, della democrazia. Nessun Paese del Continente -  neppure i maggiori per dimensioni o reddito - può pensare a un futuro separato da quello degli altri: sarebbe una fuga dalla realtà e, prima ancora di un’illusione, un atto controproducente.

 

Il tradizionale Forum, organizzato da The European House – Ambrosetti, chiamando responsabili politici, operatori economici e finanziari, intellettuali e dirigenti di forze sociali a un confronto su scala sovranazionale, costituisce un’interessante occasione di riflessione sugli scenari posti davanti a noi e sulle linee di azione utili a far avanzare l’intera Unione europea, condizione primaria di sostenibilità per i Paesi membri.

Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sempre più complesse.

 

Si può sostenere che le crisi finanziarie globali, i caratteri inediti della competizione geopolitica, l’esperienza della pandemia, la crisi climatica, la stessa guerra determinata dall’aggressione da parte della Federazione Russa all’Ucraina, abbiano costituito un rallentamento alla globalizzazione. Ma non si può certo dedurre che l’interdipendenza ne sia stata ridimensionata. Sarebbe una fuga dalla realtà ignorare le problematiche presenti nell’agenda mondiale.

 

Va quindi sempre più rafforzata la capacità dell’Unione europea di essere un interlocutore politico globale.

La Conferenza sul futuro dell’Europa ha aperto il cantiere di una riforma che dovrà inevitabilmente migliorare i Trattati vigenti.

Non possiamo che augurarci che la prossima Legislatura europea porti nuova energia, anche grazie all’impulso del Parlamento europeo e del mandato popolare che gli verrà rinnovato.

La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute. »

 

Zelensky, soluzione militare o diplomatica per liberare Crimea 

In collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio c'è anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in Ucraina e quindi nemmeno nell’area europea. L’Ucraina essendo una nazione civilizzata non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla federazione russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite».

 

L’intervento di Stiglitz sull’inflazione e Fed

A margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, l'intervento del premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz alla Cnbs su Fed e inflazione. «La Fed - dice Stiglitz - pensava che la fonte dell’inflazione iniziata nel periodo post pandemia fosse derivata dall’eccesso della domanda e si può capire perché l’abbiano pensato solo se si pensa che non abbiano fatto i compiti a casa. Insomma si trattava di pessima economia». «Direi - continua il premio Nobel - che si trattava di un lavoro di diagnosi difficile. C’erano alcune complicazioni. C’erano alcune aree, settori, luoghi in cui - ribadisce l’economista - c’era una carenza dovuta proprio ad un eccesso della domanda».

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