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Bonus carburante da 150 euro: nuove prospettive per la social card

Il ministro Lollobrigida propone di estendere Dedicata a te per erogare il bonus benzina per i redditi bassi. Copertura finanziaria in discussione

Bonus carburante da 150 euro: nuove prospettive per la social card

Bonus carburante da 150 euro per studenti e pendolari e le nuove prospettive per la social card. A parlarne il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha discusso il successo della carta "Dedicata a te" nel suo recente colloquio con il Sole 24 Ore. Dopo soli 40 giorni dall'introduzione della nuova carta sociale, i risultati sono così incoraggianti da suggerire la possibilità di estendere l'utilizzo di questa social card. Attualmente, la carta, del valore di 382,50 euro, è destinata all'acquisto di generi alimentari di prima necessità.

 

Bonus benzina e Dedicate a te

Lollobrigida nell'intervista al quotidiano economico ha così accennato ad un possibile bonus carburante da 15o euro, proposto nei giorni scorsi dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per contrastare l'aumento dei prezzi di benzina e diesel, che potrebbe essere erogato attraverso la ricarica della carta Dedicata a te, e da destinare principalmente alla fascia di reddito più bassa, con un limite di 25.000 euro annui.

L'obiettivo del governo è quindi affrontare l'impennata dei prezzi dei carburanti cercando di contenere i costi, mitigando l'impatto del caro carburante per coloro che ne hanno effettivamente bisogno, secondo valutazioni specifiche. Sebbene al momento sia solo un'ipotesi, sembra che la social card sarà rilasciata in base ai criteri stabiliti, senza richiesta esplicita da parte dei beneficiari.

 

Le coperture

Dal punto di vista finanziario, il costo totale per lo Stato dovrebbe rimanere entro i 2 miliardi di euro. Fonti qualificate suggeriscono che tali risorse potrebbero essere reperite attraverso l'extragettito dell'IVA, evitando quindi di toccare le accise, il cui taglio, abbondantemente promesso in campagna elettorale, sembra non essere più nei piani del governo in quanto rappresenterebbe un onere troppo elevato per le casse pubbliche.

Le forze di maggioranza ritengono che ridurre le accise richiederebbe oltre 13 miliardi di euro, somma che invece sarà destinata ad altri interventi nella prossima legge di bilancio, come la rimodulazione delle aliquote IRPEF, la proroga del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito e gli incentivi alla natalità.

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