Una Decisione Ambiziosa

Vertice Ecofin, Patto di Stabilità: nuove regole dal 1° gennaio 2024

A Santiago, l’accordo unanime dei 27 ministri dell’Economia sui conti pubblici con risoluzione entro la fine dell’anno. Italia: un “buon risultato”.

Vertice Ecofin, Patto di Stabilità: nuove regole dal 1° gennaio 2024

Si è chiuso ieri a Santiago de Compostela il vertice informale dei ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Unione europea (Ecofin), con una decisione ambiziosa: arrivare entro la fine dell'anno a una risoluziome definitiva sulla riforma del Patto di stabilità, l'accordo tra i paesi membri che fissa le regole comuni per i conti pubblici, in modo che dal 1° gennaio 2024 entrino in vigore le nuove regole. Quelle attuali impongono una differenza tra uscite e entrate annuali (disavanzo o deficit pubblico) non superiore al 3% della somma totale dei redditi dei lavoratori e dei profitti delle imprese (ossia il Prodotto interno lordo, o Pil) e un debito dello Stato al di sotto del 60% del Pil medesimo.

 

Un impegno unanime

"È stato un incontro di grande successo con uno scambio molto costruttivo e produttivo, abbiamo concordato all'unanimità che dobbiamo accelerare e intensificare il nostro lavoro nelle prossime settimane con un calendario ambizioso per arrivare a un accordo entro la fine anno in modo che le nuove regole siano applicate da inizio 2024", ha detto in conferenza stampa Nadia Calvino, ministro dell'Economia della Spagna, paese alla presidenza Ue questo semestre, al termine del vertice Ecofin.

"Abbiamo sottolineato il lavoro tecnico già fatto nelle ultime settimane grazie a cui abbiamo concordato il 70% del testo", ha spiegato. "Ora per rispettare il calendario ambizioso fissato dobbiamo passare alla prossima fase di negoziati a livello politico", ha evidenziato la presidente di turno dell'Ecofin. "Ci sono due aspetti fondamentali da rispettare: l'equo bilanciamento tra la riduzione del debito per la sostenibilità finanziaria a medio termine permettendo abbastanza spazio per gli investimenti che servono e per incentivare le riforme necessarie; il secondo aspetto è considerare in questo quadro le necessità specifiche di tutti i paesi e avere regole comuni che possano definire trattamento equo e trasparente per tutti", ha aggiunto.

 

Ecofin, un "buon risultato" per l'Italia

L'Italia ritiene di aver raccolto un "buon risultato", trovando apertura alla propria richiesta di scorporare dal conteggio del deficit fino al 2026 una quota (da definire) delle spese collegate al Pnrr e di quelle aggiuntive per la difesa collegate alla guerra in Ucraina: lo hanno riferito all'agenzia Ansa a margine dell'incontro fonti del ministero dell'Economia, segnalando come per la prima volta sia emersa anche una "timida apertura" dalla Germania.

Il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, ha affermato che "la discussione di questa mattina (ieri ndr) sulle nostre regole economiche, sul Patto di Stabilità, abbia avuto comunque un esito importante, con la volontà di tutti i paesi primo di accelerare e quindi di intensificare molto il lavoro per raggiungere questa intesa. E secondo con una disponibilità, che naturalmente poi va trasformata in decisioni, al compromesso. Quindi per la Commissione questo è un esito importante, positivo", ha concluso il commissario.

Parlando in precedenza ai giornalisti, interpellato sui rapporti con il ministro dell'Economia italiano Giancarlo Giorgetti, Gentiloni aveva detto di averci parlato "molto e spesso".  A una domanda su possibili tensioni tra Bruxelles e Roma sul tema dell'accoglienza, aveva risposto: "Su vicende molto delicate come quella della pressione migratoria che sta subendo l'Italia è molto importante che l'Unione europea mostri un volto di vicinanza, una presenza, e questa è la migliore smentita a ipotesi che non sono, direi, sul tavolo".

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