Nel CdM di ieri

Immigrazione irregolare, l’Italia rafforza controlli e rimpatri

Arrivano le misure urgenti del governo contro gli sbarchi: ampliamento dei Cpr e aumento della detenzione a 18 mesi ma più tutele per donne e under 14

Immigrazione irregolare, l’Italia rafforza controlli e rimpatri

L'Italia decide di rafforzare le misure contro l'Immigrazione irregolare attraverso una stretta approvata ieri in Consiglio dei Ministri ma anticipata nei giorni scorsi a seguito dell'emergenza sbarchi a Lampedusa.

L'isola siciliana e il Paese attualmente stanno affrontando una sfida di proporzioni straordinarie legata ai migranti clandestini, basti pensare che nel 2023, il numero di arrivi ha superato la cifra impressionante di 130.000 persone. Per questi motivi, il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, sta adottando provvedimenti decisivi per gestire questa emergenza e garantire la sicurezza delle sue frontiere. Inoltre, l'Unione Europea sta offrendo il suo sostegno a questo sforzo senza precedenti, in questa direzione va il piano in 10 punti proposto dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, durante il punto stampa con Meloni dopo la visita a Lampedusa di domenica scorsa.

 

Ampliamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr)

Una delle misure chiave che il governo italiano sta attuando è l'ampliamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, noti come Cpr. Questi centri sono destinati a ospitare le persone sbarcate in Italia in modo irregolare mentre le autorità valutano il loro status e la loro idoneità per la protezione internazionale. L'attuale estensione del tempo massimo di trattenimento nei Cpr da 6 a 18 mesi è un passo cruciale per affrontare questa sfida. Questa proroga darà alle autorità più tempo per condurre approfonditi accertamenti e facilitare i rimpatri di coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale.

 

Nuove strutture in località scelte stregicamente

Per garantire una gestione più efficace dei flussi migratori, il governo italiano ha deciso di potenziare la rete dei Cpr attraverso la costruzione di nuove strutture che saranno collocate in aree con bassissima densità abitativa, in modo da essere facilmente sorvegliabili e controllabili. Una strategia questa che mira dunque a prevenire disagi e insicurezza nelle città italiane, riducendo l'impatto delle attività dei Cpr sulle comunità locali.

 

Supporto europeo e accordo sulla difesa dei confini esterni

Un aspetto significativo di questa nuova strategia è il sostegno dell'Unione Europea. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha elogiato il piano in dieci punti presentato dalla Commissione Europea. Un piano, perfettamente in linea con la visione del governo italiano per affrontare l'immigrazione irregolare, che pone una forte enfasi sulla difesa dei confini esterni dell'UE e sulla lotta al traffico di esseri umani e all'immigrazione illegale.

L'Italia, in particolare, sta cercando di ottenere un maggiore coinvolgimento degli altri Stati membri dell'UE nella gestione dei flussi migratori. Al prossimo Consiglio europeo di ottobre, il nostro Paese chiederà agli altri Stati membri di assumere decisioni consequenziali, soprattutto in relazione al blocco delle partenze illegali dal Nord Africa.

 

Obiettivi futuri e tutela dei minori

Oltre all'ampliamento dei Cpr e alla stretta sulla gestione dei flussi migratori, il governo italiano si sta concentrando sulla tutela dei minori. Si prevede la creazione di canali differenziati per donne, bambini e minori di 14 anni, garantendo loro una tutela adeguata. Questa iniziativa mira a garantire che i minori non accompagnati ricevano l'attenzione e la cura di cui hanno bisogno, prevenendo anche abusi e sfruttamento.

Inoltre, sono stati raddoppiati gli sforzi diplomatici per accelerare i rimpatri. Il Ministero degli Esteri convocherà gli ambasciatori dei Paesi che rappresentano le maggiori nazionalità tra gli immigrati arrivati in Italia. L'obiettivo è ottenere la massima collaborazione da parte di questi Paesi per il rimpatrio degli immigrati irregolari.

 

In conclusione, l'Italia sta affrontando con determinazione l'immigrazione irregolare e sta cercando il sostegno dell'Unione Europea per gestire questa sfida senza precedenti. Le misure adottate, tra cui l'ampliamento dei Cpr e il rafforzamento dei confini esterni dell'UE, riflettono la determinazione dell'esecutivo nel garantire la sicurezza e l'ordine nelle sue frontiere, mentre tutela i diritti dei migranti e dei minori non accompagnati. La collaborazione europea è vista come una componente fondamentale per risolvere questa complessa questione.

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