Sul tavolo del CdM di oggi

Decreto migranti, espulsioni più facili e controlli sui “falsi minori”

In approvazione un nuovo decreto che prevede accertamenti sanitari, anche radiografici, per verificare l’età dei migranti e la possibilità di espellerli

Decreto migranti, espulsioni più facili e controlli sui “falsi minori”

Sul tavolo del Consiglio dei ministri il testo del un nuovo decreto in materia di migranti, che introduce una serie di misure volte a contrastare il fenomeno dei cosiddetti “falsi minori” e a facilitare le espulsioni per chi rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico o lo Stato.

 

Accertamenti sanitari per stabilire l’età

Attualmente, i migranti che arrivano in Italia possono autocertificare la propria minore età, salvo poi essere sottoposti a un accertamento socio-sanitario effettuato da un’équipe multidisciplinare. Con il nuovo decreto, invece, si prevede che in caso di arrivi consistenti e ravvicinati, l’autorità di pubblica sicurezza possa disporre, nell’immediatezza, lo svolgimento di rilievi antropometrici o di altri accertamenti sanitari, anche radiografici, volti all’individuazione dell’età, dandone comunicazione alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni. 

Detta nuova misura ha lo scopo di evitare false autocertificazioni, che secondo il Viminale si celerebbero dietro una buona quota di quella maggioranza dei migranti che all’arrivo si dichiarano 17enni1. In caso di dubbio, però, come prevede la direttiva europea, i migranti saranno ritenuti comunque minorenni.

 

Espulsioni per chi mente o perde il permesso di soggiorno

Il decreto introduce anche una stretta sulle espulsioni, che potranno essere disposte dal prefetto per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza per lo Stato, o per chi è destinatario di una misura di sicurezza. Inoltre, potrà essere espulso chi ha dichiarato il falso sulla propria identità o su qualità personali proprie o di altri, inclusa l’età.

Il reato di falsa attestazione d’età comporterà anche la perdita del permesso di soggiorno di lungo periodo, che potrà essere revocato dal ministro dell’Interno. 

Il decreto prevede anche la possibilità di respingere il ricorso dell’espulso se il questore ritiene che la sua presenza possa turbare ordine pubblico e sicurezza.

 

Minori nei centri per adulti e guardiacoste negli hotspot

Il decreto dispone anche che il prefetto possa disporre la provvisoria accoglienza del minore di età non inferiore a sedici anni in una sezione dedicata nei centri ordinari, nel caso non sia disponibile una struttura di accoglienza per minori, per un periodo non superiore a novanta giorni. Questa misura è stata criticata da alcune associazioni che si occupano di tutela dei diritti dei minori, che hanno denunciato il rischio di esporre i ragazzi a situazioni di violenza e sfruttamento. Il decreto prevede inoltre il sostegno logistico della Guardia costiera negli hotspot, in caso di arrivi massicci di migranti, per assicurare adeguati livelli di accoglienza.

 

Altre misure di sicurezza

Il decreto stanzia anche dei fondi per potenziare i dispositivi di controllo nelle principali stazioni ferroviarie italiane, incrementando il contingente di personale delle Forze armate dell’operazione Strade sicure di ulteriori 400 unità. 

Inoltre, destina 3,7 milioni per il 2023 e 20 per ciascun anno dal 2024 al 2030 per rafforzare il corpo dei Vigili del fuoco e per rispondere alle esigenze connesse all’espletamento dei compiti istituzionali della Polizia di Stato, anche alla luce dei maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio. 

Infine, istituisce un fondo per garantire le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, in cui confluiranno gli eventuali risparmi di spesa derivanti dall’applicazione del decreto2.

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