l’iniziativa del governo Meloni

Carrello tricolore: risparmi fino a 155€ con il patto anti-inflazione

Dal 1° ottobre al 31 dicembre, una lunga lista di prodotti nei supermercati avranno il bollino tricolore che indica prezzi scontati. Ecco come funziona

Carrello tricolore: risparmi fino a 155€ con il patto anti-inflazione

Dal 1° ottobre al 31 dicembre, i consumatori italiani potranno beneficiare del cosiddetto “trimestre anti-inflazione”, un’iniziativa promossa dal governo Meloni e dal mondo della distribuzione per contrastare il rincaro dei prezzi dei beni essenziali e di largo consumo.

Si tratta di un patto volontario tra le associazioni di categoria e le aziende del settore, che si impegnano a offrire sconti e promozioni su una serie di prodotti, che saranno riconoscibili grazie al bollino tricolore.

Vediamo in cosa consiste questo progetto e come funziona.

 

Quali prodotti sono coinvolti nel patto anti-inflazione?

Il patto anti-inflazione riguarda sia prodotti alimentari che non alimentari, tra cui quelli per la prima infanzia, la cura della persona, la pulizia della casa e gli articoli per animali domestici.

Gli alcolici, invece, sono esclusi. Non esiste un elenco preciso di prodotti che verranno scontati, ma ogni operatore che aderisce all’iniziativa può decidere quali e quanti inserire nel paniere calmierato, purché rientrino nelle categorie previste dall’accordo. Il bollino tricolore, che riporta la scritta “trimestre anti-inflazione”, sarà il segno distintivo dei prodotti coinvolti nell’iniziativa e sarà visibile sugli scaffali dei punti vendita aderenti.

 

Quanto si risparmia con il patto anti-inflazione?

La percentuale di sconto o il prezzo fisso applicato ai prodotti varia a seconda delle scelte delle singole aziende e delle catene distributive, ma in media si aggira intorno al 10%

Secondo una stima del Sole 24 Ore, considerata la spesa annua delle famiglie italiane per il carrello della spesa, un eventuale abbattimento dei prezzi del 10% nei tre mesi di applicazione del patto anti-inflazione determinerebbe un risparmio medio di 155,3 euro a trimestre per la famiglia tipo, di cui circa 140 euro solo per la spesa alimentare.

 

Chi ha aderito al patto anti-inflazione?

Al patto anti-inflazione hanno aderito 32 associazioni del Sistema Italia, che rappresentano quasi 25mila tra supermercati, ipermercati, discount, ma anche piccoli negozi, farmacie e parafarmacie. Tra queste, ci sono le principali insegne della distribuzione moderna, come Conad, Coop, Despar, Esselunga, Eurospin, Lidl, Penny Market, Carrefour, Auchan, Iper, Sigma, Famila, e quelle del commercio tradizionale, come Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative e Confimprese.

Sul sito del ministero delle Imprese e del Made in Italy è possibile consultare l’elenco completo e aggiornato dei punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, suddivisi per regione e provincia.

 

Come funziona il patto anti-inflazione?

Il patto anti-inflazione è un accordo volontario tra il governo e il mondo della distribuzione, che non prevede sanzioni né obblighi per gli operatori. Tuttavia, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha attivato due tavoli di monitoraggio e confronto per verificare l’andamento dei prezzi e la corretta applicazione dell’iniziativa.

Inoltre, il ministero ha predisposto una campagna informativa per sensibilizzare i consumatori e gli operatori sul patto anti-inflazione, che prevede l’utilizzo di cartellonistica, vetrofanie, volantini e spot radiofonici. Il patto anti-inflazione durerà inizialmente tre mesi, fino al 31 dicembre, ma non si esclude la possibilità di proroghe o rinnovi, a seconda dell’evoluzione della situazione economica e dei risultati ottenuti.

 

Quali sono i vantaggi e le critiche al patto anti-inflazione?

Il patto anti-inflazione è stato presentato dal governo come un’occasione per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie italiane, che negli ultimi mesi hanno subito gli effetti dell’aumento dei prezzi di alcuni beni essenziali, dovuto a vari fattori, tra cui la ripresa della domanda, l’incremento dei costi delle materie prime e dei trasporti, e le tensioni geopolitiche. Il patto anti-inflazione è stato anche apprezzato dalle associazioni dei consumatori, che lo hanno definito un segnale positivo e un primo passo verso una maggiore trasparenza e concorrenza nel mercato.

Tuttavia, il patto anti-inflazione ha anche suscitato alcune critiche e perplessità, sia da parte di alcuni operatori del settore, che hanno lamentato la mancanza di un coinvolgimento adeguato e di una chiarezza sui criteri di selezione dei prodotti, sia da parte di alcuni esperti e osservatori, che hanno messo in dubbio l’efficacia e la sostenibilità dell’iniziativa, ritenendola una misura tampone e non strutturale, che potrebbe avere effetti distorsivi sul mercato e sulla qualità dei prodotti.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA