“Perché Israele siamo noi”

Fiaccolata per Israele a Roma: politica e cittadini uniti contro Hamas

A Roma l’evento organizzato da Il Foglio per esprimere solidarietà al Paese ebraico attaccato dal gruppo terrorista. Presente anche l’ambasciatore Alon Bar

Fiaccolata per Israele a Roma: politica e cittadini uniti contro Hamas

Una manifestazione di sostegno a Israele e di condanna della violenza di Hamas si è svolta martedì 10 ottobre a Roma, all’Arco di Tito, su iniziativa del quotidiano Il Foglio. La fiaccolata, intitolata “Perché Israele siamo noi”, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, tra membri della comunità ebraica, cittadini comuni ed esponenti politici di diversi schieramenti.

L’evento è stato seguito da una proiezione della bandiera israeliana su alcuni monumenti della capitale.

 

Il discorso dell’ambasciatore Alon Bar

Tra i relatori della fiaccolata c’è stato l’ambasciatore d’Israele in Italia, Alon Bar, che ha ringraziato i presenti per la loro solidarietà e ha difeso il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi terroristici. Bar ha ricordato le vittime civili causate dai missili lanciati da Hamas dalla striscia di Gaza il 7 ottobre. L’ambasciatore ha anche sottolineato l’importanza dei valori democratici che legano Israele e l’Italia e ha espresso la speranza di una pace duratura nella regione.

"Vorrei innanzitutto ringraziare tutti coloro che sono venuti qui stasera, per mostrare solidarietà a Israele in questo momento difficile.

Le dimostrazioni di solidarietà provenienti da tutte le componenti della società e del popolo italiano, scaldano il cuore e ci mostrano che Israele non è solo.

Israele è in guerra.

Ripeto, Israele è in guerra.

Negli ultimi giorni, i terroristi di Hamas hanno massacrato brutalmente molte centinaia di civili: donne, bambini e anziani che si trovavano nelle loro case, partecipavano a feste all'aperto, o si recavano nei luoghi di culto in Israele.

Mai nella storia dello Stato di Israele abbiamo visto tali atrocità, massacri e barbarie. Non potremo mai dimenticarlo.

Alla fine, Israele supererà questo duro colpo. Ma non è più disposto a tollerare il dominio dell’organizzazione terroristica Hamas e le sue capacità militari a Gaza.

I giorni e le settimane a venire, saranno difficili per tutti noi. 

Ma la cosa più importante riguarda gli abitanti di Gaza e gli uomini di Hamas.

Noi non volevamo questo. Abbiamo fatto tutto il possibile per evitarlo.

Ma non abbiamo scelta.

Abbiamo il diritto e il dovere di impedire che Hamas continui a rappresentare una minaccia per Israele, e faremo tutto il necessario per farlo.

I membri di Hamas che hanno stabilito le loro basi e depositi di munizioni, e che ora si nascondono nei centri abitati da civili a Gaza, sono responsabili delle vittime anche dalla parte palestinese.

I palestinesi e gli abitanti di Gaza non sono nostri nemici. Ma non abbiamo altra scelta che fare tutto il necessario, ripeto, tutto il necessario per eliminare la minaccia per Israele.

Riceviamo grande sostegno dall’Italia e da paesi di tutto il mondo. Auspico vivamente di continuare a vedere il sostegno dell’Italia anche mentre facciamo ciò che dobbiamo fare, per prevenire futuri attacchi terroristici contro Israele.

Grazie".

 

La partecipazione dei politici

Alla fiaccolata hanno aderito quasi tutti i partiti politici, con l’eccezione del Movimento 5 Stelle e dell’Alleanza Verdi-Sinistra. Tra i politici presenti, si sono distinti: il leader di Azione Carlo Calenda, la portavoce Mariastella Gelmini e il responsabile Welfare Alessio D’Amato; gli esponenti di Italia Viva Maria Elena Boschi, Raffaella Paita, Teresa Bellanova, Davide Faraone, Roberto Giachetti, Luigi Marattin e Ivan Scalfarotto; i parlamentari del Pd Alessandro Alfieri, Filippo Sensi, Walter Verini e Lia Quartapelle; il segretario di Più Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova; i capigruppo di Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, il sottosegretario al Mef Federico Freni e il presidente del Protocollo di collaborazione tra Camera e Knesset Paolo Formentini; il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Hanno inoltre espresso il loro appoggio alla manifestazione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

 

Gli assenti

Alla fiaccolata pro-Israele organizzata dal quotidiano Il Foglio all’Arco di Tito a Roma hanno partecipato migliaia di persone e di esponenti di quasi tutto l’arco parlamentare, ad eccezione del Movimento 5 Stelle e della sinistra. Questa assenza ha suscitato polemiche e critiche da parte degli organizzatori e dei sostenitori dell’iniziativa, che hanno accusato i due schieramenti politici di non avere il coraggio di difendere una democrazia come quella di Israele, minacciata dal terrorismo di Hamas.

Il M5S ha motivato la sua scelta con il fatto che avrebbe preferito una posizione più equilibrata e mediatrice tra le parti in conflitto. La sinistra, invece, ha espresso la sua solidarietà alla comunità ebraica, ma anche la sua preoccupazione per le vittime civili palestinesi e la necessità di una soluzione pacifica e negoziata della questione.

La fiaccolata del Foglio ha evidenziato quindi una frattura tra le diverse forze politiche italiane sulla questione israelo-palestinese, che riflette anche le diverse visioni del mondo e dei valori che esse rappresentano. Da un lato, chi si schiera apertamente con Israele, considerandolo un alleato strategico e un baluardo della libertà e della democrazia nell’area mediorientale. Dall’altro, chi si mostra più cauto e critico nei confronti delle azioni militari israeliane, sottolineando la complessità della situazione e la necessità di un dialogo tra le parti.

 

Il significato della fiaccolata

La fiaccolata organizzata dal Foglio è stata un’occasione per mostrare la vicinanza dell’Italia a Israele in un momento di grave crisi. Il quotidiano diretto da Claudio Cerasa aveva lanciato l’appello l’8 ottobre, sostenendo che “quando una democrazia libera viene colpita da terroristi”, “quella democrazia va difesa senza balbettare, senza indugi”.

La scelta dell’Arco di Tito come luogo della manifestazione ha avuto un forte valore simbolico, in quanto si tratta del monumento che celebra la distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte dei Romani nel 70 d.C., evento tragico per la storia del popolo ebraico. La fiaccolata ha voluto quindi ribadire il legame tra Israele e l’Italia, due nazioni che condividono la stessa civiltà occidentale e che si oppongono al terrorismo islamista.

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