TRENTESIMO GIORNO

Guerra Israele-Hamas: attacco a campo profughi, Biden spera una tregua

Un raid israeliano uccide 51 persone a Gaza, ma ci sono progressi per una pausa umanitaria, Blinken incontra Abbas a Ramallah. Onu: 1,5 milioni di sfollati

Guerra Israele-Hamas: attacco a campo profughi, Biden spera una tregua

Guerra Israele-Hamas, trentesimo giorno: raid israeliano su campo profughi a Gaza, 51 morti. Il conflitto non accenna a fermarsi, anzi si aggrava con un nuovo attacco aereo israeliano che ha colpito nella notte tra sabato e domenica un campo profughi nel centro della Striscia di Gaza, causando la morte di almeno 51 persone, tra cui donne e bambini, e il ferimento di decine di altre. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui il raid ha preso di mira la casa della famiglia Samaan, che è stata distrutta. Alcuni testimoni hanno raccontato alla France Presse che oltre a Al Maghazi, i jet israeliani hanno anche sganciato bombe al fosforo sul campo, Al Shati, dove sarebbero state sganciate bombe al fosforo.

 

Biden: progressi verso una “pausa umanitaria”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lasciato capire che ci sono progressi nel raggiungimento di una pausa umanitaria nella guerra a Gaza. Lo ha dichiarato ai giornalisti uscendo da una messa nel Delaware. A un reporter che gli ha fatto la domanda in merito, il presidente ha risposto “Sì”, facendo il gesto del “pollice su” di approvazione. Biden ha ribadito il suo sostegno al diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hamas, ma ha anche espresso la sua preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e per la necessità di proteggere i civili. Il presidente americano ha anche sottolineato l’importanza del ruolo dell’Egitto, che sta mediando tra le parti in conflitto, e ha elogiato il lavoro del suo segretario di Stato Antony Blinken, che si trova in Medio Oriente per cercare di favorire una soluzione pacifica.

 

Blinken incontra Abbas a Ramallah

Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà oggi a Ramallah il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, in quello che è stato il primo viaggio del capo della diplomazia Usa in Cisgiordania dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha riferito un funzionario palestinese al Times of Israel. Blinken ha espresso il suo apprezzamento per il ruolo moderato e costruttivo di Abbas e ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla soluzione dei due Stati, basata sui confini del 1967 e con Gerusalemme come capitale condivisa. Il segretario di Stato ha anche annunciato un aiuto umanitario di 75 milioni di dollari per i palestinesi, oltre a 5,5 milioni per la ricostruzione di Gaza e 32 milioni per l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Abbas ha ringraziato Blinken per la sua visita e ha chiesto la fine dell’occupazione israeliana e il riconoscimento dello Stato di Palestina.

 

Onu: 1,5 milioni di sfollati a Gaza

Circa 1,5 milioni di palestinesi sono sfollati all’interno della Striscia di Gaza, secondo un documento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, citato dal quotidiano britannico The Guardian. Il rapporto afferma inoltre che circa 710.275 abitanti di Gaza sono stati accolti in 149 strutture dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, altri 122.000 si trovano in ospedali, chiese ed edifici pubblici, 109.755 hanno trovato riparo in 89 scuole non collegate all’Unrwa e il resto risiede presso famiglie di familiari o conoscenti. Il documento sottolinea anche le gravi carenze di acqua, elettricità, cibo e medicine a Gaza, dove il sistema sanitario è al collasso e il rischio di epidemie è alto. L’Onu ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per fornire aiuti umanitari ai palestinesi e per garantire l’accesso sicuro e senza ostacoli delle agenzie umanitarie alla Striscia di Gaza.

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