43esimo giorno

Gaza, 26 morti in un raid israeliano. Biden chiede liberazione ostaggi

La guerra tra Israele e Hamas senza tregua: attacco aereo israeliano sul quartiere di Khan Yunis, mentre a Tel Aviv marciano le famiglie dei rapiti

Gaza, 26 morti in un raid israeliano. Biden chiede liberazione ostaggi

La guerra tra Israele e Hamas non accenna a fermarsi, nonostante gli appelli internazionali e le mediazioni regionali. Il bilancio delle vittime sale ogni giorno, soprattutto tra i civili palestinesi, che subiscono i bombardamenti israeliani su Gaza. Il governo di Netanyahu rifiuta ogni tregua, finché non saranno liberati gli ostaggi catturati da Hamas. Il presidente americano Biden ha chiesto a Hamas di rilasciare tutti gli ostaggi, in una telefonata con l’emiro del Qatar, che ha un ruolo chiave nella crisi.

 

Gaza, bombe a Khan Yunis, 26 morti: “Molti bambini” 

Una delle scene più drammatiche della guerra si è verificata ieri a Gaza, nel quartiere di Khan Yunis, dove un raid aereo israeliano ha colpito un edificio residenziale, provocando il crollo di diverse case. Il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che il bilancio delle vittime è di 26 morti, tra cui molti bambini. Alcune fonti parlano di una famiglia intera sterminata. Le squadre di soccorso hanno lavorato tutta la notte per cercare i superstiti tra le macerie, tra le grida e i lamenti dei parenti. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto i corpi dei bambini estratti senza vita dalle macerie. Il portavoce di Hamas ha definito il raid “un crimine di guerra” e ha promesso una “risposta dura” a Israele.

Marcia delle famiglie degli ostaggi

A Tel Aviv, invece, si è svolta ieri una marcia delle famiglie degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas, che hanno chiesto al governo di fare di più per il loro rilascio. Si tratta di quattro soldati e due civili, catturati da Hamas durante la guerra. I familiari hanno sfilato con le foto dei loro cari e hanno gridato slogan contro il governo, accusandolo di averli abbandonati. Hanno anche chiesto di bloccare ogni aiuto umanitario a Gaza, finché non saranno liberati gli ostaggi. Il premier Netanyahu ha dichiarato di essere determinato a riportare a casa gli ostaggi, ma ha anche detto che non accetterà nessun cessate il fuoco con Hamas, finché non saranno soddisfatte le condizioni di Israele.

Le forze israeliane “determinate ad avanzare” anche nel sud di Gaza, dice l’IDF

Nonostante le pressioni internazionali, Israele non sembra intenzionato a fermare la sua offensiva su Gaza, anzi, sembra volerla intensificare. L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito diversi obiettivi di Hamas nel sud di Gaza, tra cui un magazzino di armi, una postazione di lancio e un sito tecnologico. L’IDF ha anche detto di aver attaccato un gruppo di combattenti che cercavano di lanciare missili anticarro. Il portavoce militare israeliano, ha detto che le forze israeliane sono “determinate ad avanzare” anche nel sud di Gaza, dove si trova il quartier generale di Hamas e dove si presume si nasconda il suo leader, Yahya Sinwar.

Biden all’emiro del Qatar: Hamas liberi tutti gli ostaggi

Il presidente americano Joe Biden ha parlato ieri al telefono con l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, che ha un ruolo chiave nella crisi tra Israele e Hamas, essendo uno dei pochi Paesi arabi ad avere buoni rapporti con l’organizzazione islamista. Biden ha espresso la sua preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e ha chiesto al Qatar di usare la sua influenza per convincere Hamas a liberare tutti gli ostaggi israeliani. Biden ha anche ribadito il suo sostegno al diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hamas, ma ha anche sottolineato la necessità di ridurre le tensioni e di riprendere il dialogo per una soluzione pacifica del conflitto.

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