Presidenziali 2023

Milei trionfa in Argentina e promette la rivoluzione liberale

Elezioni, gli argentini hanno scelto il loro nuovo presidente: è l’economista anarco-capitalista, che ha sconfitto il candidato peronista Sergio Massa.

Milei trionfa in Argentina e promette la rivoluzione liberale

Javier Milei, il leader del partito La Libertà Avanza, ha conquistato la presidenza del paese sudamericano con il 55,70% dei voti, battendo il candidato del governo uscente Sergio Massa, che si è fermato al 44,30%. Le bandiere gialle con il simbolo del leone hanno invaso l’Avenida Cordoba, dove Milei ha festeggiato la vittoria nel suo bunker elettorale all’hotel Libertador. Il suo messaggio di rottura con il sistema peronista ha convinto una maggioranza di argentini, stanchi di inflazione, povertà e corruzione.

 

Chi è Javier Milei

Milei è un economista di 52 anni, noto per le sue posizioni anarco-capitaliste. Si definisce un difensore della libertà individuale, del libero mercato e della proprietà privata. È contrario all’intervento dello Stato nell’economia e nella società. È favorevole alla vendita degli organi ma contrario all’aborto. Ha cinque cani ai quali è molto affezionato. Come vicepresidente ha scelto Victoria Villaruel, una negazionista della dittatura militare. Milei ha un aspetto eccentrico, con i capelli lunghi e la barba incolta. È un personaggio mediatico, che usa i social network per comunicare con i suoi sostenitori e per attaccare i suoi avversari.

Milei ha fatto il suo ingresso in politica alle primarie del 12 settembre, dove ha ottenuto il 30% dei voti, provocando il crollo del peso argentino. Al primo turno del 22 ottobre, era stato superato da Massa, il candidato del peronismo, che aveva puntato sulla difesa della salute, dell’educazione e dell’industria nazionale. Milei ha invece proposto una svolta radicale, basata sulla dollarizzazione dell’economia, sull’abolizione della Banca centrale e sulla lotta alla “casta” politica. Ha ricevuto l’appoggio dell’ex presidente Mauricio Macri e della terza classificata Patricia Bullrich, ex ministra della Sicurezza. Il suo elettorato è composto da giovani che sognano l’America del Nord e da poveri che vivono nelle villas, le periferie degradate di Buenos Aires.

 

Il discorso della vittoria

Alle 18 si sono chiusi i seggi, con un’affluenza del 76%, due punti in più rispetto al primo turno. Solo l’1,62% le schede nulle, l’1,5% quelle bianche. Gli argentini hanno votato in massa e hanno scelto il cambiamento. Alle 20, Massa ha ammesso la sconfitta e ha riconosciuto Milei come il nuovo presidente. Alle 22, Milei ha parlato alla folla in festa, gridando “Libertà”. Ha annunciato il suo programma di riforme, dicendo: “Oggi termina l’idea di ripartirsi il bottino tra gli amici che governano, oggi ritroviamo il cammino che perdemmo. Basta con il modello della casta se vogliamo essere una potenza mondiale. Dentro la legge tutto, fuori dalla legge niente. Saremo implacabili con chi usa la forza per mantenere i propri privilegi. La situazione dell’Argentina è critica e non c’è spazio per le mezze misure, bisogna intervenire drasticamente". "È fondamentale - continua - lavorare uniti per dare risposte a una società abbandonata dalla classe politica. Troveremo le soluzioni solo lavorando uniti. Il nostro impegno - conclude - è nella democrazia, nel commercio libero e nella pace. È terminata una forma di politica e ne comincia un’altra. Agli argentini dico che il paese ha un futuro ma quel futuro esiste solo se è liberale”.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA