il problema del debito pubblico

Bruxelles dà il via libera con riserve alla Finanziaria italiana

La Commissione europea ha dato alla Manovra 2024 un giudizio condizionato, chiedendo a Roma di essere pronta a correggere il tiro sulle finanze pubbliche

Bruxelles dà il via libera con riserve alla Finanziaria italiana

La Commissione europea ha dato il via libera con riserve alla Finanziaria del governo italiano, chiedendo a Roma di essere pronta a correggere il tiro sulle finanze pubbliche. Il bilancio non rispetta pienamente le indicazioni di Bruxelles, che potrebbe avviare una procedura per deficit eccessivo nel 2024. Ma la situazione della Francia è ancora più critica. Intanto, i Ventisette stanno negoziando una riforma del Patto di Stabilità.

Finanziaria italiana: Bruxelles dà il via libera con riserve

Il governo italiano ha ricevuto un giudizio condizionato dalla Commissione europea sulla sua Finanziaria. Il bilancio non rispetta pienamente le indicazioni di Bruxelles, che chiede a Roma di essere pronta a correggere il tiro sulle finanze pubbliche. Questo potrebbe portare all’apertura di una procedura per deficit eccessivo nel 2024.

La Commissione europea riconosce gli sforzi dell’Italia sul fronte del risanamento, ma solleva due rilievi. Il primo riguarda l’uso delle risorse liberate dall’abolizione delle misure di sostegno energetico (pari all’1% del PIL), che secondo Bruxelles dovrebbero servire a ridurre il debito, invece che a finanziare nuove spese. Il secondo riguarda il reale contenimento della spesa pubblica, che non sarebbe in linea con le previsioni di primavera.

 

L’invito a prendere misure opportune

Bruxelles invita quindi Roma a essere pronta a prendere “le misure opportune, e non a fare manovre correttive”, per rientrare nei parametri europei. L’Italia si trova nella stessa situazione di paesi tradizionalmente virtuosi, come la Germania e l’Olanda. Tuttavia, la Commissione considera la politica economica italiana tra le più restrittive della zona euro. Il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni ha precisato che il giudizio non implica una richiesta di tagli.

Tenendo conto del contesto, resta probabile che in giugno venga avviata una procedura per deficit eccessivo (previsto al 4,4% del PIL nel 2024), quando scadrà la sospensione delle regole di bilancio decisa all’inizio della pandemia. L’Italia è infatti ancora considerata tra i paesi con uno squilibrio macroeconomico, a causa dell’alto debito. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha commentato: “Nonostante l’eredità dell’impatto negativo di energia e superbonus andiamo avanti con sano realismo”.

 

La Francia fuori dalle regole europee

La situazione della Francia è politicamente significativa, perché il suo bilancio non rispetta le regole europee. La crescita della spesa primaria netta doveva essere limitata al 2,3%. Il governo francese prevede invece un aumento del 2,6%, con una deviazione che Bruxelles non tollera. La Francia sta cercando di ri-industrializzare la sua economia, sfruttando ampiamente la spesa pubblica.

 

Il negoziato sulla riforma del Patto

Quest’anno le valutazioni sui bilanci dei paesi membri arrivano in un momento molto delicato. Le regole di bilancio sono sospese fino alla fine dell’anno. Nel frattempo, i Ventisette stanno discutendo una difficile riforma del Patto di Stabilità nel tentativo di trovare un giusto equilibrio tra il risanamento del debito e la promozione degli investimenti. L’obiettivo dei ministeri delle Finanze è di raggiungere un accordo entro fine anno.

Tra le proposte di riforma del Patto presentate dalla presidenza spagnola dell’Unione europea, c’è l’idea di considerare nella valutazione dei conti pubblici anche i prestiti ottenuti nell’ambito del NextGenerationEU. Secondo Bruxelles questi prestiti sarebbero pari nel 2024 all’1,4% del PIL. Se l’intento spagnolo fosse confermato, l’Italia potrebbe usare questo elemento per negoziare eventualmente un percorso di aggiustamento meno oneroso.

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