Botta e risposta tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il presidente dell'associazione Anm, Giuseppe Santalucia, dopo il polverone sollevato dal fondatore di Fratelli d’Italia che nell'intervista al Corsera ha dichiarato come: "L'unico problema (per il nostro governo, ndr) è l’opposizione giudiziaria".
”È fuorviante la rappresentazione di una magistratura che rema contro, che possa farsi opposizione politico-partitica", detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, aprendo l'assemblea generale straordinaria dell'Anm nell'Aula Magna della Cassazione. Richieste di audizioni parlamentari.
Le accuse, la replica e la controreplica
Le accuse.
Il ministro Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera, ha lanciato una pesante accusa alla magistratura, sostenendo che esiste una “opposizione giudiziaria” che mette a rischio il governo e che si riunisce per discutere di come “fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni”. Crosetto ha anche rivelato di aver saputo di queste riunioni da fonti riservate.
La replica.
L’Anm, l’associazione nazionale magistrati, ha respinto le affermazioni di Crosetto come “una fake news” senza alcun fondamento, che “fa male alle istituzioni”. Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha difeso l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, smentendo l’esistenza di una corrente che si fa “opposizione politico-partitica”. Anche i rappresentanti di Area e Magistratura democratica, i gruppi delle toghe progressiste, hanno criticato il ministro per aver cercato di “delegittimare le istituzioni repubblicane” e di aver lanciato “un monito” alla magistratura a “conformarsi agli scopi del governo”.
A stretto giro arrivano anche le dichiarazioni del segretario di Magistratura democratica, Stefano Musolino, intervenendo all'assemblea degli iscritti all'Anm. Quello del ministro Crosetto "sembra un monito affinché la magistratura si conformi agli scopi del Governo. Una magistratura performativa, di scopo, strumentale agli obiettivi di un decisore unico, che è lontanissima dalla sua funzione istituzionale". Noi "siamo, invece, una magistratura a tutela dei diritti di tutti i cittadini e indifferente agli scopi delle maggioranze di governo contingenti".
"La dichiarazione del ministro è strettamente legata ai passaggi precedenti dell'intervista in cui risponde sulla capacità del governo di rispettare i programmi economici, specie in tema di Pnrr e relativi appalti - ha osservato Musolino- È in quel contesto che il Ministro immagina oscure componenti della magistratura intente a complottare contro il Governo".
"Vari esponenti di governo, in questi ultimi mesi, stanno minando la serenità dei rapporti istituzionali e la fiducia dei cittadini nello Stato: che non è composto solo dall'esecutivo, ma è espressione di una serie poteri, di funzioni e di limiti che ne garantiscono gli equilibri costituzionali. Non è creando un clima di tensione - ha concluso Musolino - che si risolveranno i gravi problemi di questa difficile stagione".
La controreplica.
"Mi stupisco dello stupore suscitato dalla mia intervista al Corriere della Sera di oggi. Leggo commenti indignati di alcuni magistrati, come il presidente dell'Anm Santalucia, che dice che loro 'non fanno opposizione politica', o dell'opposizione che sostiene che 'minaccio' i giudici. Curioso e surreale. Intanto perché tutto ho fatto tranne che minacciare o delegittimare qualcuno. Ma poi, davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte (non certo tutta, ripeto) della magistratura? Penso proprio di no". Così, il ministro alla Difesa, Guido Crosetto in una nota: "Intendo solo difendere le istituzioni cercando la verità".
"Ho fatto quel passaggio non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni ed ha fiducia nella stragrande maggioranza della magistratura e che quindi si sente indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito. Tra l’altro, mi sono premurato anche di comunicare anche ad altri le notizie che mi erano state riferite (da persone credibili) e che ritenevo gravi, ove e se confermate. Ho visto che alcuni parlamentari, come Della Vedova, mi invitano anche a riferire in Parlamento. Lo farò con estremo piacere, se sarà possibile farlo in commissione Antimafia o Copasir, per la necessità di riservatezza e di verifica delle notizie che ho ricevuto. Non ho qui null’altro da aggiungere, anche perché ho molte altre cose di cui occuparmi”, conclude Crosetto nella sua nota.
Le reazioni della politica
Le parole di Crosetto hanno scatenato le reazioni delle forze di opposizione, che hanno chiesto al ministro di riferire in Parlamento o di andare in procura se ha le prove di quello che dice. Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, ha invitato il governo a smettere di “lanciare velate minacce” alla magistratura. Giuseppe Conte, leader del M5s, ha definito “gravissima” l’accusa di Crosetto e ha chiesto che il ministro renda note le sue fonti. Carlo Calenda, leader di Azione, ha paragonato il ministro a un “bar dello sport”. Bruno Tabacci, presidente di Centro democratico, ha parlato di “parole in libertà”. Angelo Bonelli (Avs) e Giovanni Barbera (Rifondazione comunista) hanno usato il termine “eversivo”. Matteo Renzi, leader di Iv, ha sollevato il problema della riforma della giustizia, bloccata dalla Meloni.
Il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova chiede di riferire anche in Aula e annuncia un'interrogazione: "Immagino che il presidente del Copasir convocherà il ministro quanto prima. Credo però che la questione vada portata anche all'attenzione dell'Aula e per questo presenterò una interrogazione. Crosetto ribadisce di non aver fatto quel passaggio sulla magistratura 'a cuor leggero' e di questo siamo sicuri; quando si sta al governo, ricoprendo un incarico delicato come quello del ministro della Difesa, responsabile delle Forze Armate, anche nelle articolazioni di intelligence, e dei Carabinieri, si perde la libertà di esprimere giudizi sommari o congetturali sulla vita politica e istituzionale del Paese".
Dalla maggioranza sono arrivate poche voci. Forza Italia ha espresso solidarietà a Crosetto e ha chiesto che la riforma della giustizia sia una “priorità” da fare prima di quella del premierato. Anche l’Udc ha invocato una riforma della giustizia. Crosetto ha replicato più volte alle critiche, sostenendo di non aver attaccato la magistratura, ma di aver solo difeso le istituzioni. Ha anche dichiarato di essere pronto a presentarsi al Copasir o in Antimafia.