La protesta dell’Occidente e dei vicini

Roma spiata dal satellite militare norcoreano. Pyongyang: è difesa

La Corea del Nord con il suo “Malligyong-1” ha scattato varie foto su numerosi bersagli sensibili occidentali, visionate personalmente da Kim Jong-un

Roma spiata dal satellite militare norcoreano. Pyongyang: è difesa

La Corea del Nord ha lanciato un satellite militare per spiare i suoi nemici, tra cui l’Italia. Lo ha rivelato la stessa agenzia di stampa di Pyongyang, mostrando le foto scattate dal satellite, tra cui quelle di Roma. Il lancio ha suscitato la condanna delle potenze occidentali, del Giappone e della Corea del Sud, che ritengono che la Corea del Nord abbia violato le risoluzioni dell’Onu. La Corea del Nord, invece, si difende sostenendo di agire per legittima difesa.

 

Le foto di Roma e degli altri obiettivi

La Corea del Nord ha lanciato il suo satellite da ricognizione “Malligyong-1” la settimana scorsa, a riferirlo l'agenzia di stampa statale di Pyongyang, la Kcna. Il satellite ha catturato le immagini di vari obiettivi sul suolo degli Stati Uniti, tra cui la Casa Bianca, il Pentagono, la base aerea di Anderson a Guam, la stazione navale di Norfolk, il cantiere navale di Newport News e un aeroporto della Virginia. Ha fotografato anche quattro portaerei nucleari americane e una britannica. Ma non solo. Tra le foto diffuse dall’agenzia di stampa nordcoreana Kcna, ci sono anche quelle di Roma, la capitale italiana. Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha visionato personalmente le immagini, nell’ambito dei preparativi per l’operazione del satellite, prima dell’inizio della sua missione ufficiale. Le foto sono state realizzate tra il 25 e il 28 novembre.

 

La protesta dell’Occidente e dei vicini

Il lancio del satellite nordcoreano ha scatenato la reazione delle potenze occidentali, ma anche del Giappone e della Corea del Sud, che accusano la Corea del Nord di aver violato le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che le vietano di condurre attività spaziali a scopi militari. L’ambasciatore della Corea del Nord all’Onu ha difeso il lancio del suo Paese, affermando che si tratta di un diritto legittimo per la sua sicurezza, minacciata dagli Stati Uniti e dai loro alleati. Ha anche rivendicato il diritto di sviluppare, testare, produrre e possedere armi equivalenti a quelle americane, in quanto parte belligerante.

La rappresentante degli Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, ha respinto le argomentazioni della Corea del Nord, sostenendo che le esercitazioni congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud sono di routine e di natura difensiva, e che non violano le risoluzioni del Consiglio di sicurezza.

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