concorrenza e liberalizzazione

Decreto energia e fine mercato tutelato: cosa cambia per le bollette

La mancata proroga da parte del governo obbliga i consumatori al passaggio al mercato libero per gas e luce. Quali sono le regole e le date da ricordare

Decreto energia e fine mercato tutelato: cosa cambia per le bollette

Il mercato tutelato dell’energia è quello in cui i prezzi di luce e gas sono stabiliti dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) e applicati dai fornitori di ultima istanza. Si tratta di un regime transitorio che dovrebbe terminare entro il 2024, per favorire la concorrenza e la liberalizzazione del settore energetico.

Il governo col decreto Energia, varato dal CdM l'altro ieri, ha deciso, almeno per il momento, di non progare le scadenze per il passaggio al mercato libero, ma la decisione ha suscitato subito polemiche e critiche da parte di alcuni partiti e associazioni dei consumatori.

Ma vediamo cosa cambia per le bollette dei cittadini e quali sono le principali novità qualora venga confermato l'obbligo, per gli utenti ancora nel mercato tutelato, di passare a quello libero, in ottemperanza alle linee guida europee.

 

Chi sono i clienti vulnerabili e non vulnerabili

Il decreto distingue tra clienti vulnerabili e non vulnerabili, a seconda delle loro condizioni economiche, sociali o sanitarie.

I clienti vulnerabili sono quelli che:

  • hanno un’età superiore ai 75 anni;

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (come i percettori di bonus energia);

  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104/92;

  • hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;

  • hanno un’utenza su un’isola minore non interconnessa.

I clienti vulnerabili potranno rimanere nel mercato tutelato fino al 31 dicembre 2025, con le stesse tariffe e condizioni attuali. Per essere riconosciuti come tali, dovranno presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio al proprio fornitore, utilizzando il modulo che riceveranno con una lettera o una email entro il 31 dicembre 2023. Se non lo faranno, saranno considerati come clienti non vulnerabili.

 

I clienti non vulnerabili sono tutti gli altri, ovvero quelli che non rientrano nelle categorie sopra elencate. Per loro, il mercato tutelato finirà il 10 gennaio 2024 per il gas e il 1° aprile 2024 per la luce. Dovranno quindi scegliere un’offerta del mercato libero, confrontando le proposte dei vari fornitori. Se non lo faranno, entreranno nel servizio a tutele graduali, un regime transitorio in cui le tariffe saranno ancora fissate dall’ARERA, ma con una progressiva riduzione delle componenti di tutela. Inoltre, saranno assegnati a un fornitore diverso da quello attuale, tramite delle aste competitive.

 

Le date e le regole da ricordare

Ecco quali sono le scadenze e delle modalità diverse a seconda del tipo di cliente e della fornitura.

  • Entro il 31 dicembre 2023, i fornitori di ultima istanza invieranno una lettera o una email ai clienti domestici per informarli della fine del mercato tutelato e delle opzioni a loro disposizione. La comunicazione sarà diversa a seconda che il cliente sia vulnerabile o non vulnerabile.

  • Entro il 31 dicembre 2023, i clienti vulnerabili dovranno inviare al proprio fornitore il modulo di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, compilato e firmato, per attestare la propria condizione e rimanere nel mercato tutelato. Il modulo sarà allegato alla lettera o alla email ricevuta dal fornitore. Se non lo faranno, saranno trattati come clienti non vulnerabili.

  • Il 10 gennaio 2024, terminerà il mercato tutelato per il gas per i clienti non vulnerabili. Se non avranno scelto un’offerta del mercato libero, entreranno nel servizio a tutele graduali e saranno assegnati a un nuovo fornitore, che li contatterà entro il 31 marzo 2024 per comunicare le condizioni contrattuali. I clienti potranno comunque cambiare fornitore in qualsiasi momento, senza costi o vincoli.

  • Il 1° aprile 2024, terminerà il mercato tutelato per la luce per i clienti non vulnerabili. Se non avranno scelto un’offerta del mercato libero, entreranno nel servizio a tutele graduali e saranno assegnati a un nuovo fornitore, che li contatterà entro il 30 giugno 2024 per comunicare le condizioni contrattuali. I clienti potranno comunque cambiare fornitore in qualsiasi momento, senza costi o vincoli.

  • Il 31 dicembre 2025, terminerà il mercato tutelato per i clienti vulnerabili, che dovranno scegliere un’offerta del mercato libero. Se non lo faranno, entreranno nel servizio a tutele graduali e saranno assegnati a un nuovo fornitore.

 

Le posizioni dei partiti politici

Il decreto che prevede la fine del mercato tutelato ha suscitato polemiche e critiche da parte di alcuni partiti politici, che hanno chiesto una proroga o una revisione delle misure. In particolare, il Partito Democratico ha definito il decreto una “tassa Meloni” sulle bollette, sostenendo che avrà gravi conseguenze economiche per cinque milioni di famiglie. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha accusato il governo di non aver ascoltato le richieste delle associazioni dei consumatori e dei sindacati, e ha chiesto di fermare le aste competitive che assegneranno i clienti non vulnerabili ai nuovi fornitori. 

Il governo, invece, ha difeso il decreto, sostenendo che si tratta di una scelta obbligata dalle norme europee e che favorirà la concorrenza e la trasparenza nel settore energetico. Il ministro Pichetto Fratin ha dichiarato che ci saranno misure di tutela per i clienti vulnerabili e per quelli che non riusciranno a scegliere un’offerta del mercato libero. Ha inoltre annunciato l’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali per studiare delle modalità di passaggio “morbide” per le famiglie. Anche il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso la sua disponibilità a rimediare a un “errore” che, ha detto, non è imputabile al governo attuale, ma a quello precedente che aveva fissato le scadenze per la fine del mercato tutelato.

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