58esimo giorno

Gaza di nuovo sotto attacco, Hamas sfida Israele con pioggia di razzi

La situazione nella Striscia si fa sempre più drammatica, dopo la fine della tregua. Mentre i negoziati per lo scambio di prigionieri-ostaggi sono bloccati

Gaza di nuovo sotto attacco, Hamas sfida Israele con pioggia di razzi

La guerra di Gaza è una delle più lunghe e sanguinose del conflitto israelo-palestinese. Iniziata decenni fa, ha visto diverse fasi di escalation e tregua, ma senza una soluzione politica duratura. Poi il massacro perpetrato dal gruppo islamista palestinese, il 7 ottobre, ha fatto acuire un conflitto mai assopito. L’ultima tregua, mediata dal Qatar, è scaduta venerdì scorso, riaprendo le ostilità tra le due parti. 

 

La pioggia di razzi di Hamas e Jihad islamica

Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, e quello della Jihad islamica, le Brigate al-Quds, hanno rivendicato il lancio di razzi su Tel Aviv e altre città israeliane, in risposta ai bombardamenti israeliani su Gaza. Secondo l’esercito israeliano, i razzi lanciati sono stati oltre 250, di cui molti intercettati dal sistema antimissile Iron Dome. Hamas ha dichiarato di voler colpire il cuore di Israele e di difendere il popolo palestinese.

 

La risposta militare di Israele

L’esercito israeliano ha continuato a bombardare la Striscia di Gaza, colpendo “oltre 400 obiettivi” legati a Hamas e alla Jihad islamica. Lo ha annunciato l’IDF, l’acronimo inglese delle forze di difesa israeliane, precisando di aver distrutto postazioni di lancio di razzi, tunnel sotterranei, depositi di armi e sedi di comando. Il bilancio delle vittime a Gaza, fornito dal ministro della Salute locale, controllato da Hamas, è salito a 240, tra cui 65 bambini e 39 donne. Oltre 1.900 persone sono rimaste ferite e decine di migliaia sono sfollate.

 

Il fallimento dei negoziati per lo scambio di prigionieri

I negoziati per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas, avviati sotto l’egida del Qatar, sono terminati e non riprenderanno fino a quando Israele non interromperà le operazioni militari a Gaza e rilascerà tutti i detenuti palestinesi nelle sue carceri. Lo ha affermato un funzionario di Hamas alla rete televisiva Al Jazeera. Israele ha ritirato la propria delegazione negoziale del Mossad, il servizio segreto israeliano, da Doha, dopo l’impasse nella trattativa per rinnovare la tregua. Hamas chiede la liberazione di 1.111 prigionieri, tra cui alcuni condannati per atti terroristici, in cambio degli ostaggi rapiti da Hamas, lo scorso 7 ottobre.

 

L’appello degli Usa a proteggere i civili

Gli Stati Uniti, principale alleato di Israele, hanno chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di fare il possibile per tutelare i civili palestinesi e di punire le violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken, in una conversazione telefonica con il leader israeliano. Blinken ha espresso la sua preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e ha ribadito il sostegno degli Usa al diritto di Israele a difendersi dagli attacchi di Hamas. Ha anche sottolineato la necessità di riprendere il dialogo tra le parti per una soluzione pacifica del conflitto.

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