brusco cambio di scenario

L’Europa alle prese con una delle più intense ondate di freddo

Anche il nostro paese si prepara ad affrontare il maltempo e il freddo artico in arrivo nel weekend dell’Epifania, con piogge, venti forti e nevicate

L’Europa alle prese con una delle più intense ondate di freddo

L’Europa è alle prese con una delle più intense ondate di freddo degli ultimi anni, causata da una massa d’aria gelida proveniente dall’Artico. La Svezia è stata la nazione più colpita, con temperature inferiori ai -40 gradi in alcune zone e una forte nevicata che ha bloccato centinaia di veicoli sull’autostrada E22. Anche l’Italia dovrà affrontare il maltempo nel weekend dell’Epifania, con precipitazioni diffuse, venti di burrasca e neve a quote collinari e montane. Si tratta di un brusco cambio di scenario dopo un inverno finora mite e secco, che aveva messo in crisi gli agricoltori e favorito la fioritura anticipata di alcune piante.

 

Svezia, emergenza neve e freddo record

La Svezia ha registrato il freddo più intenso dal 2010, quando le temperature erano scese fino a -49,9 gradi. Questa volta, il record è stato stabilito nella località di Naimakka, nel nord del Paese, dove il termometro ha segnato -43 gradi. Il freddo estremo, unito alle tempeste di neve e ai venti di burrasca, ha creato gravi disagi ai trasporti e alla vita quotidiana. Nel sud della Svezia, circa un migliaio di veicoli sono rimasti intrappolati per ore sull’autostrada E22, tra Hörby e Kristiansand, a causa della neve alta oltre un metro. La polizia ha raccomandato agli automobilisti di non abbandonare le loro auto e di cercare di mantenere il calore, mentre l’esercito e i soccorsi sono intervenuti per liberare la strada. Molti hanno espresso la loro frustrazione per la situazione: “Sono qui dalle 10 di ieri mattina” ha detto Jimmie Andersson, uno dei conducenti intervistati dalla Tv svedese, Svt “Ma non ho visto nessuno venire a salvarci”. Anche le scuole sono state chiuse in diverse zone della Scandinavia, per garantire la sicurezza degli studenti e del personale.

 

Italia, maltempo in arrivo per l’Epifania

L’Italia si prepara a vivere un weekend di maltempo, con l’arrivo di una perturbazione collegata ad una bassa pressione sul Golfo del Leone. Secondo le previsioni di Andrea Garbinato, responsabile Redazione del sito www.iLMeteo.it., il peggioramento inizierà già dal 5 gennaio, con piogge sparse su Sardegna, Liguria, Alta Toscana, Piemonte e Valle d’Aosta. L’Arpal ha emesso un’allerta gialla per il rischio di venti forti e mareggiate sul Levante Ligure, mentre il Nord-Ovest sarà interessato da piogge più intense nel pomeriggio. La neve cadrà a quote collinari in Piemonte e oltre i 700-800 metri sul resto del Nord, dove le temperature subiranno una netta diminuzione. Il maltempo metterà a dura prova i 7 milioni di italiani che hanno programmato una gita per la Befana, secondo le stime di Confcooperative. In Toscana, la Protezione civile regionale ha attivato un codice giallo per il rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, dalle 12 alla mezzanotte del 5 gennaio. Il mare sarà agitato nell’Arcipelago e sul Grossetano, mentre le zone più esposte al maltempo saranno quelle Nord occidentali: Lunigiana, Versilia, Valle del Serchio, Valli del Bisenzio, dell’Ombrone pistoiese e del Reno.

 

Befana sotto la neve tra Trentino e Appennini

Per la Befana, sabato 6 gennaio, il sito www.iLMeteo.it. annuncia che il maltempo si estenderà a tutta l’Italia, con raffiche di vento su Sardegna, Sicilia, Puglia, coste tirreniche e Alpi. Venti moderati soffieranno anche sul resto del Paese. La neve sarà abbondante tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli, dove sono attese accumuli fino a 50-60 cm.

Domenica, il ciclone si sposterà verso il Medio Adriatico, portando neve sugli Appennini e piogge forti su Emilia Romagna, Marche e Basso Tirreno. Il maltempo è atteso con ansia dagli agricoltori della Coldiretti, che sperano che la pioggia e la neve possano alleviare la siccità che affligge l’Italia, dopo un inverno finora secco e caldo. La fioritura anticipata di alcune piante, come i peschi in Toscana, è un segnale di stress idrico che potrebbe compromettere le produzioni agricole.

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