“Il Pd prima forza di opposizione”

Schlein, pronta al confronto tv, sfida Meloni: “La destra è battibile”

La segretaria del Pd accetta di confrontarsi con la leader di Fdi e di avere solo l’imbarazzo della scelta dei temi su cui metterla in difficoltà.

Schlein, pronta al confronto tv, sfida Meloni: “La destra è battibile”

In un momento di crisi politica e sociale, la segretaria del Pd, Elly Schlein, non si tira indietro e lancia la sfida alla destra, in particolare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. In un’intervista televisiva, Schlein ha ripercorso le battaglie dell’opposizione e ha delineato le prospettive per le prossime elezioni regionali ed europee. Ha anche criticato la proposta di riforma dell’editoria di Federico Mollicone, che secondo lei limiterebbe la libertà di informazione.

 

Un’occasione mancata sulla violenza di genere

Schlein ha ricordato che il Pd ha dedicato le sue poche risorse alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, un fenomeno che ha visto una straordinaria mobilitazione sociale. Ha rivelato di aver cercato un dialogo con Meloni per trovare una soluzione condivisa su questo tema, ma di aver ricevuto un rifiuto. “La maggioranza ha preferito le ristrutturazioni dei campi da golf alle donne vittime di violenza. Penso sia stata una grande occasione mancata”, ha affermato. 

 

La destra è battibile sul sociale

Schlein si è detta convinta che la destra sia battibile, soprattutto sul terreno sociale. Ha annunciato che il Pd punterà a costruire coalizioni ampie su cinque grandi temi: le disuguaglianze, il lavoro, il salario minimo, la sanità pubblica e le pensioni. Ha sottolineato che il governo è stato indifferente alla proposta di salario minimo del Pd, che ha invece unito le opposizioni. Ha anche accusato il governo di aver tagliato la sanità e le pensioni, dopo aver criticato la riforma Fornero. 

 

Il confronto con Meloni

Schlein ha accettato la sfida di Meloni di confrontarsi in tv e ha detto di avere l’imbarazzo della scelta su come metterla in difficoltà. Ha citato le divisioni interne alla destra, che sono emerse in Sardegna, dove Fdi ha candidato il sindaco di Cagliari contro il governatore Solinas, sostenuto da Lega e Forza Italia. “La destra ha molte spaccature, sono più bravi di noi a nasconderle, ma prima o poi vengono fuori. È un castello di carta, un accordo di potere, ma con divisioni enormi nel merito”, ha affermato.

 

Le elezioni europee

Schlein ha minimizzato la questione della sua candidatura alle elezioni europee, dicendo che ora è l’ultima delle questioni. Ha detto che il Pd dovrà prima di tutto costruire delle liste solide e plurali, che esprimano una visione della società. Ha aggiunto che il Pd è la prima forza di opposizione e che sente questa responsabilità, ma che sa anche di non essere autosufficiente. Ha ribadito che il suo avversario è il governo in carica.

 

La riforma dell’editoria

Schlein ha espresso la sua preoccupazione per la proposta di riforma dell’editoria presentata da Federico Mollicone, che secondo lei andrebbe nella direzione di limitare il diritto di cronaca e di informazione. Ha ricordato che Meloni ha difeso l’emendamento cosiddetto “legge bavaglio” nella conferenza stampa di fine anno. Ha anche fatto riferimento alle ordinanze che hanno coinvolto Verdini, su cui ha chiesto a Salvini di rispondere. “Io non li ho, ma se avessi un cognato e un suocero che millantassero vicinanze con il presidente del Consiglio, mi vergognerei”, ha concluso. 

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