WEF 2024, Carlo Messina: “Intesa Sanpaolo crescerà con ogni scenario”

Carlo Messina, l’ad di Intesa Sanpaolo, prima banca italiana ed europea, ha parlato dal World Economic Forum di Davos, dove si è tenuta la riunione annuale dei leader mondiali. Messina ha espresso ottimismo per il futuro della banca e dell’economia italiana, e ha lanciato una proposta per affrontare il problema del debito pubblico, visto come unica criticità del nostro Paese.

Il 2024 un anno molto buono in qualunque scenario

Messina ha dichiarato che il 2024 sarà un anno «molto buono» per Intesa Sanpaolo, in «qualunque scenario dei tassi di interesse». Intervistato da Class Cnbc, il numero uno della banca ha spiegato che anche con tassi più bassi, la banca aumenterà gli «utili», grazie alla sua forte presenza nel risparmio gestito e nell’assicurazione, due aree che beneficiano della riduzione dei tassi. Inoltre, la banca ha una copertura sul margine di interesse, che la protegge dalle fluttuazioni dei tassi. Infine, la banca tornerà a essere un’azienda che avrà una forte crescita delle commissioni, grazie ai 1.200 miliardi di euro di risparmi delle famiglie italiane che gestisce. 

Fiducia nell’economia italiana e nei suoi punti di forza

Messina ha anche manifestato fiducia nell’economia italiana, che secondo lui è in una condizione positiva, con una crescita reale, un alto livello di risparmio delle famiglie, una buona diversificazione e solidità delle imprese, e molti depositi presso le banche. Messina ha sottolineato che l’Italia ha dei punti di forza assoluti, come il risparmio delle famiglie, che è incomparabile rispetto agli altri Paesi. Inoltre, ha riconosciuto che il debito pubblico è sostenibile, e che può essere ridotto con un piano nazionale, che secondo lui è necessario per liberare risorse per accelerare la crescita e lavorare sull’inclusione e la riduzione delle disuguaglianze nel Paese.

Una proposta per un grande progetto finanziario

Messina ha proposto di realizzare un grande progetto finanziario, che preveda la vendita di 300-400 miliardi di euro di immobili di proprietà dello Stato, dei Comuni e delle Regioni, ai risparmiatori o agli investitori, come fondi pensioni, assicurazioni e banche. Messina ha detto che questo progetto sarebbe vantaggioso sia per lo Stato, che potrebbe abbattere il debito pubblico, sia per i risparmiatori e gli investitori, che potrebbero acquistare degli asset sicuri e redditizi. Messina ha concluso dicendo che questo è il momento giusto per fare questo progetto, e che Intesa Sanpaolo sarebbe pronta a collaborare con le istituzioni per realizzarlo.