701esimo giorno di guerra

Accuse Kiev-Mosca sull’aereo russo abbattuto, prigionieri o missili?

Peskov definisce “mostruoso” l’attacco ucraino che ha causato la morte di 65 detenuti in attesa di scambio. Zelensky invoca un’inchiesta internazionale

Accuse Kiev-Mosca sull’aereo russo abbattuto, prigionieri o missili?

Un aereo russo è stato abbattuto ieri dalle forze di Kiev nella regione di Belgorod, al confine tra Russia e Ucraina. L’attacco, definito “mostruoso” dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha scatenato una nuova ondata di tensione tra i due Paesi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un’inchiesta internazionale sulle circostanze dell’abbattimento, ma Mosca ha respinto la richiesta, sostenendo che sono i “crimini ucraini” che devono essere esaminati. 

La presidenza francese del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha intanto confermato che l'incontro richiesto dalla Russia sull'aereo Ilyushin Il-76 abbattuto nella Regione di Belgorod il 24 gennaio si terrà oggi pomeriggio alle 17 locali, le 23 italiane. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva chiesto una riunione urgente dopo l'abbattimento dell'aereo quando però al consiglio di sicurezza era già in programma la prosecuzione del dibattito sul Medio Oriente.

Nel frattempo, la notte è stata segnata da nuovi attacchi di droni russi su obiettivi ucraini, e da un incendio in un deposito di petrolio in Russia.

 

Un atto “incomprensibile”

L’aereo russo Ilyushin-76, partito da Mosca, era diretto a Donetsk, la capitale della Repubblica Popolare di Donetsk, una delle due entità separatiste filorusse che si oppongono al governo di Kiev nel Donbass. A bordo, secondo Mosca, c’erano 65 prigionieri ucraini, tra cui militari, poliziotti e civili, che dovevano essere scambiati con altrettanti soldati russi detenuti dalle autorità ucraine. L’operazione faceva parte di un accordo raggiunto tra le parti in conflitto, sotto l’egida dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), per favorire una soluzione pacifica della crisi.

Tuttavia, secondo quanto riferito dall’agenzia Interfax, l’aereo è stato colpito da due missili lanciati da un sistema di difesa aerea ucraino, mentre sorvolava la regione di Belgorod, a pochi chilometri dal confine. L’esplosione ha causato la morte di tutti i passeggeri e dell’equipaggio, e la distruzione dell’aereo, che si è schiantato al suolo. Le scatole nere sono state recuperate e risultano in buone condizioni tecniche, secondo l’agenzia Ria Novosti.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso la sua indignazione per l’attacco, definendolo “un atto mostruoso che non può essere compreso”. “Nessuno può dire se gli scambi di prigionieri tra russi e ucraini continueranno”, ha avvertito Peskov, aggiungendo che “il fatto che gli ucraini abbiano ucciso i loro prigionieri, i loro cittadini, che dovevano essere a casa letteralmente in un giorno, è ovviamente un atto mostruoso e nessuno può dire quale impatto ciò avrà sulle prospettive di continuare questo processo”.

 

La richiesta di Zelensky

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto una inchiesta internazionale sulle cause dell’incidente. “Chiediamo alla comunità internazionale di condurre un’indagine indipendente e imparziale su questo tragico evento, che ha colpito sia i cittadini ucraini che russi”, ha dichiarato Zelensky in un messaggio pubblicato sul suo sito ufficiale. “Siamo pronti a cooperare con tutte le parti interessate per stabilire la verità e le responsabilità”, ha aggiunto.

Zelensky ha affermato anche “i russi stanno giocando con la vita dei prigionieri ucraini, con i sentimenti dei loro parenti e con le emozioni della nostra società”. Nell'aereo militare abbattuto sarebbero deceduti anche sei membri dell'equipaggio e tre uomini di scorta. Mosca ha detto che i prigionieri di guerra ucraini venivano trasportati in aereo per uno scambio. L'intelligence militare ucraina ha affermato che non le è stato domandato di garantire uno spazio aereo sicuro come in precedenti occasioni. Zelensky - che ha annullato un viaggio regionale in vista del suo compleanno - ha sottolineato in un discorso che l'Ucraina insisterà per avere un'indagine internazionale.

Tuttavia, la richiesta di Zelensky è stata respinta da Mosca, che ha accusato Kiev di essere il responsabile dell’attacco. “Se Zelensky si riferisce a una inchiesta internazionale sulle azioni criminali del regime di Kiev, sicuramente ce n’è bisogno”, ha detto Peskov, commentando la richiesta del presidente ucraino. “Sono i crimini ucraini che vanno indagati, non le vittime innocenti che sono state uccise da un missile ucraino”, ha sostenuto Peskov, ribadendo la versione russa dei fatti.

 

Nuovi raid di droni russi

La tensione tra Russia e Ucraina dopo l’abbattimento dell’aereo, si è acuita ancora di più con nuovi attacchi di droni russi su obiettivi ucraini. Nella notte, quattro persone sono rimaste ferite in un raid russo sul villaggio di Rohan, nella regione nordorientale di Kharkiv, vicina al confine. Lo rendono noto le autorità locali, citate dai media di Kiev. Inoltre, droni russi hanno colpito due volte la città meridionale di Odessa, causando almeno due feriti. Lo riferisce il governatore regionale Oleh Kiper, citato dai media locali. Secondo quanto reso noto da Kiev, le forze russe hanno lanciato nella notte 14 droni kamikaze sull’Ucraina, 11 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev.

 

Un incendio in Russia

Nella stessa notte, un incendio è scoppiato in un deposito petrolifero della città di Tuapse, nella regione russa meridionale di Krasnodar, sul Mar Nero. Lo rendono noto i media locali, secondo i quali i residenti hanno riferito di aver visto diversi droni sorvolare la zona. Le fiamme hanno avvolto diverse cisterne di petrolio, provocando una densa colonna di fumo nero. I vigili del fuoco sono intervenuti per domare l’incendio, che non ha causato vittime. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incendio, e non hanno escluso la possibilità di un sabotaggio.

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