Le modifiche in manovra

Bonus prima casa 2024 giovani under 36, ecco com’è cambiato. Le novità

Stop alle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani con ISEE fino a 40.000 euro. Resta invece la super-garanzia di Stato

Bonus prima casa 2024 giovani under 36, ecco com’è cambiato. Le novità

Il 2024 è un anno di cambiamenti per il bonus prima casa, l’agevolazione che consente di risparmiare sulle imposte e sui mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. Se da un lato la manovra 2024 ha prorogato e ampliato la super-garanzia di Stato sul mutuo, che copre fino al 90% della quota capitale per alcune categorie di acquirenti, dall’altro ha eliminato le agevolazioni fiscali speciali per i giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro, che fino al 2023 potevano beneficiare dell’esenzione o della riduzione di alcune imposte e di un credito d’imposta sull’IVA. Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono i requisiti per accedere al bonus prima casa 2024.

 

Bonus prima casa 2024 giovani under 36, la super-garanzia di Stato sul mutuo

La super-garanzia di Stato sul mutuo è una misura introdotta dal decreto Sostegni-bis nel maggio 2021 e poi prorogata dalla manovra fino al 31 dicembre 2024. Si tratta di una copertura pubblica che interviene in caso di insolvenza dell’acquirente, garantendo fino all’80% della quota capitale del mutuo (rispetto al 50% ordinario) per alcune “categorie prioritarie” che richiedono un finanziamento superiore all’80% del valore dell’immobile (compresi gli oneri accessori). Queste categorie sono:

  • giovani coppie, ovvero coniugi o conviventi di fatto con almeno uno dei due componenti di età inferiore a 36 anni;

  • nuclei familiari mono-genitoriali con figli minori;

  • conduttori di alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) o di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP);

  • giovani di età inferiore a 36 anni, anche se non in coppia o con figli.

Per accedere alla super-garanzia, oltre al requisito anagrafico, è necessario avere un ISEE non superiore a 40.000 euro annui. Il calcolo dell’ISEE può essere effettuato presso i CAF o online, tramite il sito dell’INPS o dell’Agenzia delle Entrate.

 

Super-garanzia di Stato sul mutuo: le novità per le famiglie numerose e fragili

La manovra 2024 ha introdotto alcune novità per la super-garanzia di Stato sul mutuo, ampliando la platea dei beneficiari e aumentando la percentuale di copertura per alcune tipologie di famiglie. A partire dal 1° gennaio 2024, infatti, possono accedere alla super-garanzia anche i nuclei familiari cosiddetti “fragili”, cioè quelli con:

  • tre figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 40.000 euro annui;

  • quattro figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 45.000 euro annui;

  • cinque o più figli di età inferiore a 21 anni e ISEE non superiore a 50.000 euro annui.

Per queste famiglie, la super-garanzia sarà pari all’85% della quota capitale del mutuo per quelle con quattro figli e al 90% per quelle con cinque o più figli. Per le famiglie con tre figli, invece, la super-garanzia rimane all'80%, come per le altre categorie prioritarie.

 

Agevolazioni fiscali per i giovani under 36: la fine di un bonus

Se la super-garanzia di Stato sul mutuo è stata rafforzata e prorogata, lo stesso non si può dire per le agevolazioni fiscali per i giovani under 36 che acquistano la prima casa. Queste agevolazioni, infatti, sono cessate il 31 dicembre 2023 e non sono state rinnovate per il 2024. Si trattava di una serie di vantaggi tributari che fino al 2023 consentivano ai giovani con ISEE fino a 40.000 euro di risparmiare sulle imposte dovute per l’acquisto dell’abitazione principale, a seconda che la vendita fosse soggetta a imposta di registro o a IVA. In particolare, le agevolazioni prevedevano:

  • l'esenzione dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale, se la vendita era soggetta a imposta di registro;

  • la riduzione del 50% sugli onorari notarili, in entrambi i casi;

  • il credito d'imposta pari all'IVA corrisposta, se la vendita era soggetta a IVA, da utilizzare in compensazione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni o sull'IRPEF.

Queste agevolazioni, che si aggiungevano alla super-garanzia di Stato sul mutuo, rappresentavano un importante incentivo per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, che ora dovranno fare i conti con una maggiore tassazione. Dal 2024, infatti, i giovani under 36 potranno accedere solo al bonus prima casa ordinario, che prevede una riduzione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, ma non l’esenzione o il credito d’imposta.

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