Trattori e richieste

Agricoltori, la protesta non si ferma. La polemica con la Coldiretti

Continuano le manifestazioni contro le politiche agricole dell’UE. Gli agricoltori chiedono di essere ascoltati e aiutati. La marcia su Roma è in programma

Agricoltori, la protesta non si ferma. La polemica con la Coldiretti

La protesta degli agricoltori italiani non accenna a placarsi. Anche domenica, in diverse regioni, i contadini hanno portato i loro trattori in strada per esprimere il loro dissenso verso le politiche agricole dell'Unione Europea, che ritengono ingiuste e penalizzanti. Le manifestazioni si sono svolte in modo pacifico, senza creare gravi disagi alla circolazione. Gli agricoltori chiedono di essere ascoltati e aiutati dalle istituzioni nazionali ed europee, e annunciano una marcia su Roma, la cui data sarà comunicata a breve.

 

La protesta si estende da Nord a Sud

La protesta degli agricoltori ha coinvolto diverse regioni italiane, da Nord a Sud. In Lombardia, cinquecento trattori hanno sfilato nel centro di Pavia, tra clacson, sirene e bandiere tricolori, ricevendo gli applausi dei cittadini. "Denunciamo le politiche agricole dell'Unione Europea, che compromettono l'intero settore primario. Non ci fermeremo finché non saremo ascoltati", hanno dichiarato gli organizzatori. A Milano, una decina di agricoltori ha raggiunto Piazza Duomo con una mucca e un vitello, attirando l'attenzione di turisti e milanesi. In Veneto, la protesta si è concentrata a Rovigo, dove domani mattina è previsto un nuovo corteo di trattori.

 

L’appello ad Amadeus

Anche al Centro e al Sud la protesta degli agricoltori è stata intensa. Nel Lazio, è ancora attivo il presidio a Orte, con rallentamenti al traffico sulle strade interne, ma non sull'autostrada del Sole. Da Orte gli agricoltori hanno lanciato un appello ad Amadeus perché li ospiti al festival di Sanremo: "Così possiamo raccontare a tutti gli spettatori le nostre ragioni, pacifiche ma chiare", hanno detto in collegamento con la trasmissione Agorà Weekend. 

In Campania, gli agricoltori della Piana del Sele hanno raggiunto Battipaglia e, con i loro trattori hanno protestato davanti allo stadio Pastena. Le ragioni della protesta sono sempre le stesse: il costo di materie prime e carburanti aumenta, mentre i prodotti finiscono sul mercato allo stesso prezzo. 

In Puglia, gli agricoltori in presidio permanente a Lucera hanno distribuito gratuitamente verdura e farina per spiegare alla popolazione le ragioni della protesta. "Resteremo in presidio finché non otterremo risposte certe e decise da parte dell'Unione europea e delle istituzioni italiane", hanno detto. 

In Sicilia, qualche momento di tensione nell'Ennese, quando un presidio ha bloccato lo svincolo sulla A19, Palermo-Catania, poi la marcia dei trattori è ripresa e il traffico è tornato alla normalità.

 

Il sostegno delle istituzioni regionali

La protesta degli agricoltori ha ricevuto il sostegno di alcune istituzioni regionali, che si sono schierate dalla loro parte. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: "Noi siamo sempre a loro fianco. Siamo consapevoli che le norme europee vanno contro di loro". La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenuta all'apertura della Borsa Internazionale del Turismo a Milano, ha affermato: "Noi siamo dalla loro parte. Dobbiamo assolutamente ridiscutere la Pac, bisogna stare in Europa e far capire che gli agricoltori stanno facendo un lavoro molto importante e vanno aiutati".

 

La marcia su Roma è in programma

Gli agricoltori italiani sono pronti a una marcia su Roma, per portare le loro istanze direttamente al governo e alle istituzioni nazionali. La data sarà comunicata stasera, ha annunciato il leader di 'Cra Agricoltori traditi' Danilo Calvani. Le proteste "continuano in tutta Italia, da Nord a Sud, e sono previste per quasi tutta la settimana", ha aggiunto. Quanto alle divisioni interne agli agricoltori, Calvani ha riconosciuto la presenza di alcuni gruppi "legati al governo e alla Coldiretti", ma ha affermato che il fronte della protesta è compatto: "Non siamo divisi". Sono circa 250 i trattori che dalla provincia di Arezzo si preparano a partire verso Roma, diretti a un nuovo presidio nella zona di Roma Nord, in quella che chiamano già 'marcia su Roma'. Sono riuniti sotto la sigla 'Riscatto agricolo'. "Raggiungeremo Roma tramite la via Cassia, l'obiettivo è quello di convogliare più mezzi possibile", ha detto uno dei portavoce, Andrea Papa.

 

La polemica con la Coldiretti e la politica

La protesta degli agricoltori ha messo in difficoltà soprattutto la Coldiretti, la principale organizzazione di categoria del settore. Il movimento di protesta si è infatti battezzato “Agricoltori traditi”, accusando la Coldiretti di non rappresentarli adeguatamente e di essere collusa con la politica. Lo ha dichiarato a La Stampa Danilo Calvani, coordinatore della mobilitazione, che coltiva insalata in 10 ettari vicino a Latina e che sostiene di non coprire i costi perché è costretto a venderla a 40 centesimi al chilo mentre nei supermercati quella lavata e pulita costa anche 10 euro. Calvani ha espresso anche altre critiche: è inutile che la Meloni ci riceva se non ha soluzioni, visto che i fondi del Pnrr vengono gestiti dalle associazioni di categoria che alla fine li devolvono verso “i grandi gruppi, le multinazionali e i loro prestanomi”

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