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MO, gli Houthi: “L’Italia sarà un bersaglio se aggredirà lo Yemen”

Il movimento sciita che controlla gran parte dello Yemen minaccia il nostro Paese di rappresaglie se si unirà agli attacchi aerei di Usa e Gran Bretagna

MO, gli Houthi: “L’Italia sarà un bersaglio se aggredirà lo Yemen”

La crisi in Medio Oriente si fa sempre più complessa e pericolosa. Lo Yemen, dilaniato da una guerra civile dal 2015, è diventato il teatro di una nuova escalation con gli Houthi, il movimento sciita sostenuto dall’Iran, promotore di azioni belliche contro le navi commerciali nel Mar Rosso, in sostegno della Palestina e contro Israele e i suoi alleati. Gli Houthi, che hanno attaccato già diverse navi, anche americane, e lanciato missili verso i paesi vicini, hanno minacciato l’Italia di rappresaglie se si unirà agli attacchi aerei di Usa e Gran Bretagna. Gli Houthi hanno anche rivendicato il sostegno a Gaza e sfidato Israele.

 

Houthi: “L’Italia sarà un bersaglio se aggredirà lo Yemen”

Uno dei leader degli Houthi, Mohamed Ali al-Houti, ha lanciato un avvertimento all’Italia in un’intervista a La Repubblica. Al-Houti ha detto che l’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Ha aggiunto che il coinvolgimento dell’Italia sarebbe visto come un’escalation e una militarizzazione del mare, e che sarebbe inutile. Ha ricordato che le navi italiane e di altri paesi sono passate durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza, dimostrando che l’obiettivo è chiaro. Al-Houti ha consigliato all’Italia di fare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza, che secondo lui sono la chiave per la pace. Ha suggerito all’Italia di restare neutrale, che è il minimo che può fare. Ha aggiunto che essere considerati terroristi perché appoggiano Gaza è un onore e che se gli Stati Uniti manderanno truppe nello Yemen, dovranno affrontare sfide più dure di quelle in Vietnam.

 

Usa e Gran Bretagna bombardano cinque missili Houthi

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno confermato di aver condotto attacchi aerei contro cinque missili nello Yemen, in risposta agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. L’esercito americano ha dichiarato di aver “agito in legittima difesa” contro “un missile da crociera terrestre degli Houthi” e poi contro “quattro missili da crociera anti-nave, pronti per essere sparati contro le navi nel Mar Rosso”. Gli Usa hanno “localizzato i missili nelle aree dello Yemen dominate dagli Houthi e hanno determinato che costituivano una minaccia imminente per le navi della marina americana e dei mercantili nella regione”.

La Gran Bretagna ha dichiarato di aver “sostenuto gli Stati Uniti in un’operazione di autodifesa” e di aver “colpito un missile da crociera terrestre degli Houthi”. Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, ha detto che “gli Houthi devono cessare i loro attacchi provocatori e irresponsabili, che mettono a rischio la sicurezza marittima e la libertà di navigazione”. Wallace ha aggiunto che “il Regno Unito continuerà a lavorare con i suoi partner per proteggere i suoi interessi e quelli dei suoi alleati nella regione”.

 

La missione Ue Aspides nel Mar Rosso

L’Italia, pur non partecipando agli attacchi aerei contro gli Houthi, avrà a breve una presenza militare nel Mar Rosso, dove parteciperà alla missione europea Aspides. Si tratta di una missione di sorveglianza e protezione delle rotte commerciali e dei cavi sottomariniche garantiscono la connessione Internet tra Europa, Africa e Asia. 

Il Mar Rosso è una delle vie di comunicazione più importanti per il commercio mondiale. Attraverso il Canale di Suez passano ogni anno milioni di container che collegano l’Europa con l’Asia e l’Africa. Tuttavia, il Mar Rosso è anche teatro di tensioni e conflitti, soprattutto a causa degli attacchi degli Houthi, i ribelli sciiti dello Yemen sostenuti dall’Iran, che minacciano le navi mercantili con missili e droni. Per questo motivo, l’Unione Europea ha deciso di lanciare la missione navale Aspides, che avrà il compito di proteggere il traffico mercantile e di contrastare le minacce degli Houthi. 

Il 19 febbraio partirà la missione, avrà nuove regole di ingaggio e la capacità di abbattere le minacce aeree, sarà composta da navi e aerei di diversi Paesi europei, tra cui Italia, Francia, Grecia e Spagna

 

La nave Vulcano porta in Italia 60 bambini palestinesi bisognosi di cure

Intanto la nave Vulcano della Marina Militare, partita dal porto di al Arish in Egitto, ha fatto scalo al molo Fornelli del porto di La Spezia con a bordo 60 palestinesi, bambini che hanno bisogno di cure mediche specialistiche e i loro accompagnatori. Si tratta di una missione umanitaria organizzata dal ministero degli Esteri italiano, in collaborazione con l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, e con il sostegno della Croce Rossa Italiana e di altre organizzazioni. I bambini, provenienti dalla Striscia di Gaza, sono stati selezionati in base alle loro condizioni di salute e alle loro necessità. Riceveranno assistenza medica gratuita presso gli ospedali italiani, grazie alla disponibilità di medici e infermieri volontari.

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