127esimo giorno di conflitto

Guerra Gaza: Rafah sotto attacco, Israele prepara una nuova invasione

Il premier Netanyahu ordina un piano di evacuazione dei civili prima di lanciare un’offensiva di terra nella Striscia. Raid aerei e terrestri a Khan Younis

Guerra Gaza: Rafah sotto attacco, Israele prepara una nuova invasione

La guerra di Gaza entra nel suo quarto mese e non sembra arrestarsi. Israele ha intensificato i suoi attacchi contro la Striscia, in particolare contro l’area di Rafah, al confine con l’Egitto, dove si teme una prossima invasione di terra. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dato l’ordine all’esercito di preparare un “piano di evacuazione” per i civili che vivono in quella zona, prima di scatenare una nuova ondata di violenza contro il movimento islamista Hamas, che controlla Gaza dal 2007.

 

Rafah, la città martire

Rafah è una città di circa 1,3 milioni di abitanti, più della metà della popolazione della Striscia, che si trova sulla punta meridionale di Gaza. Molti palestinesi si sono rifugiati lì per sfuggire ai bombardamenti israeliani più a nord, ma ora si trovano intrappolati in una trappola mortale. Tra venerdì e sabato, l’esercito israeliano ha colpito duramente l’area di Rafah, causando almeno 25 morti, secondo il ministero della Sanità di Hamas. Tra le vittime ci sono anche otto operatori sanitari, arrestati da Israele a Khan Younis, la seconda città più grande di Gaza, situata a pochi chilometri da Rafah.

 

Khan Younis, la roccaforte di Hamas

Khan Younis è considerata una delle roccaforti di Hamas. L’esercito israeliano ha continuato a premere su Khan Younis, sia con i raid aerei che con le incursioni terrestri. Il portavoce militare ha dichiarato di aver ucciso numerosi terroristi e localizzato armi nascoste nella città. I combattimenti più intensi sono avvenuti nella parte occidentale di Khan Younis, dove si trovano due ospedali, il Nasser e l’Al-Amal, presi di mira dalle forze israeliane. 

 

Netanyahu: “L’economia è forte, vinceremo la guerra”

La guerra di Gaza ha avuto anche ripercussioni economiche per Israele, che ha visto il suo rating abbassato dall’agenzia Moody’s da A1 ad A2. Il premier Netanyahu ha minimizzato la decisione, attribuendola al fatto che il paese è in guerra e non alla sua situazione economica. “L’economia di Israele è forte - ha detto - e il rating tornerà subito su non appena vinceremo la guerra. E la vinceremo”. Netanyahu ha ribadito la sua determinazione a proseguire l’offensiva militare contro Hamas, fino a eliminare la minaccia dei razzi e dei tunnel sotterranei usati dai militanti palestinesi per infiltrarsi in Israele.

 

Media: “Il capo della Cia in Egitto per mediare”

Nel frattempo, gli sforzi diplomatici per raggiungere una tregua tra Israele e Hamas continuano, anche se con scarsi risultati. Il capo della Cia, Bill Burns, tornerà in Medio Oriente nei prossimi giorni, secondo il sito Axios. Burns si recherà al Cairo la prossima settimana per incontrare i funzionari egiziani, che stanno cercando di avviare un nuovo ciclo di negoziati tra le due parti. Burns è considerato il negoziatore più rispettato degli Stati Uniti in Medio Oriente e una sua visita a Doha ha preceduto la prima e unica tregua nella guerra tra Israele e Hamas, durata solo poche ore il 20 maggio.

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