La mozione del pd alla camera

Meloni-Schlein e l’accordo sul cessate il fuoco umanitario a Gaza

Il governo si impegna a liberare gli ostaggi israeliani e a fermare le violenze nella Striscia. Il Pd saluta il risultato, il M5S critica la maggioranza.

Meloni-Schlein e l’accordo sul cessate il fuoco umanitario a Gaza

Un gesto di distensione tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la leader del Pd Elly Schlein ha permesso di sbloccare una situazione di stallo sulla crisi di Gaza. Dopo una telefonata “cordiale” tra le due, la Camera ha approvato, con l’astensione del centrodestra, una parte della mozione del Pd che impegna il governo a chiedere un “cessate il fuoco umanitario” nella Striscia di Gaza, per proteggere i civili e garantire gli aiuti umanitari. Un risultato accolto con un lungo applauso nell’emiciclo di Montecitorio.

 

Il ruolo di Schlein

Schlein, che nei giorni precedenti aveva annunciato di voler contattare Meloni sulla questione mediorientale, ha definito il voto “un primo passo” e “positivo per il Paese”. La parlamentare Dem ha anche sollecitato il ripristino dei fondi alle Ong e alle agenzie dell’Onu che operano a Gaza e il riconoscimento della Palestina da parte dell’Ue, ma queste richieste, presenti anche nelle mozioni di Avs e del M5S, non hanno trovato il consenso della maggioranza.

 

Il testo approvato

Il testo approvato, riformulato in Aula dal viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, prevede che l’esecutivo di Meloni si impegni “a sostenere ogni iniziativa volta alla liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia”. Il voto è stato di 159 astenuti e 128 favorevoli, nessun contrario.

 

Le altre mozioni

La Camera ha approvato anche altre parti della mozione del Pd, con il sostegno del centrodestra, quelle che chiedono di promuovere una de-escalation in sede europea e di sollecitare sanzioni contro Hamas. Sono state invece respinte le proposte di sanzionare i coloni israeliani responsabili di crimini contro i palestinesi. Sono passate quasi integrali le mozioni di Azione e di Italia Viva, oltre a quella del centrodestra.

 

Le critiche del M5S

Il M5S ha espresso la sua insoddisfazione per il voto, sottolineando che il centrodestra si è limitato ad astenersi su un punto così importante, facendo passare l’impegno con i soli voti delle opposizioni. Il capogruppo in Commissione Esteri, Riccardo Ricciardi, ha ricordato gli impegni “fondamentali” chiesti anche da Avs, come quello di fermare “il genocidio” o di annullare l’accordo tra Eni e Israele per le estrazioni al largo di Gaza, in territorio palestinese, che sono stati bocciati dalla maggioranza. Il capogruppo M5S Francesco Silvestri ha accusato il governo di essere “pieno di retorica e vuoto di umanità”, mentre il leader di Sinistra Nicola Fratoianni ha invocato “coraggio” per fermare “il genocidio” in corso che ha causato finora 28mila vittime. Il voto in Aula sulle mozioni è avvenuto mentre proseguivano gli scontri tra Israele e Hamas, con il rischio di un attacco a Rafah, che il M5S ha chiesto di scongiurare.

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