A Montecitorio

Commissione Covid approvata tra tensioni, polemiche e insulti in Aula

La Camera ha dato il via libera alla commissione d’inchiesta sul Covid. FdI ha attaccato duramente Conte e Speranza, che hanno replicato con forza.

Commissione Covid approvata tra tensioni, polemiche e insulti in Aula

La gestione della pandemia da coronavirus da parte del governo Conte II sarà oggetto di una commissione d’inchiesta bicamerale, approvata ieri dalla Camera. La decisione ha scatenato un duro confronto tra la maggioranza di centrodestra, che ha sostenuto la proposta, e le opposizioni, che l’hanno criticata. In particolare, FdI ha lanciato accuse e insulti a Conte e Speranza, che hanno reagito con indignazione. La seduta è stata prima sospesa per il caos in aula e conclusa poi con i via linera all'istituzione della commissione.

 

Commissione Covid: cosa prevede il testo approvato

La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge che istituisce una commissione d’inchiesta bicamerale sulla gestione della pandemia da coronavirus durante il secondo governo guidato da Giuseppe Conte. Il testo era già stato approvato dalla Camera a luglio, ma era stato modificato dal Senato a novembre, richiedendo una seconda lettura. Il voto finale è stato di 132 favorevoli (tutta la maggioranza di centrodestra più Italia Viva), 86 contrari (il resto dei partiti di opposizione) e 1 astenuto.

La commissione sarà composta da 15 senatori e 15 deputati, nominati in proporzione al numero dei componenti di tutti i gruppi parlamentari. La commissione avrà il compito di valutare, tra le altre cose:

  • l’efficacia e la prontezza delle misure adottate dal governo Conte II durante l’emergenza pandemica, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, il contenimento e il contrasto del contagio, la tutela della salute pubblica e la garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini;

  • l’accertamento dei motivi del mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale, un documento che avrebbe dovuto dare indicazioni sulle misure di sicurezza da introdurre in caso di pandemia, e della mancata attivazione di quello redatto nel 2006, che era quello vigente al momento della dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria internazionale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;

  • la verifica della correttezza e della trasparenza delle procedure di approvvigionamento e distribuzione dei dispositivi di protezione individuale, dei tamponi, dei vaccini e dei farmaci;

  • la verifica della correttezza e della trasparenza delle procedure di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati relativi al contagio, ai decessi, ai ricoveri e alle terapie intensive;

  • la verifica della correttezza e della trasparenza delle procedure di erogazione dei ristori economici e sociali ai soggetti colpiti dalle restrizioni;

  • la verifica della correttezza e della trasparenza delle procedure di coinvolgimento delle regioni, delle province autonome, degli enti locali e delle altre istituzioni competenti nelle decisioni relative all’emergenza pandemica.

La commissione avrà i poteri di una commissione parlamentare d’inchiesta, potrà acquisire documenti e informazioni da qualsiasi soggetto pubblico o privato, potrà sentire testimoni e consulenti, potrà effettuare sopralluoghi e ispezioni. La commissione dovrà concludere i suoi lavori entro 18 mesi dalla sua costituzione.

 

Commissione Covid: le critiche delle opposizioni

L’approvazione della commissione d’inchiesta sul Covid ha suscitato le critiche delle opposizioni, che hanno contestato la legittimità, l’opportunità e la finalità della proposta.

 

Il Partito Democratico ha definito la commissione “una farsa” e “uno strumento di propaganda politica” per attaccare il governo precedente e nascondere le responsabilità del governo attuale. Il PD ha sostenuto che la commissione sia in contrasto con la Costituzione, che prevede che le commissioni parlamentari d’inchiesta siano istituite per accertare fatti di rilevante interesse pubblico e non per giudicare l’operato di un governo. Il PD ha anche sostenuto che la commissione sia inopportuna, perché interferisce con le indagini della magistratura e con il lavoro delle altre commissioni parlamentari che si occupano dell’emergenza sanitaria. Il PD ha infine sostenuto che la commissione sia inutile, perché i fatti da accertare sono già noti e documentati.

 

Il Movimento 5 Stelle ha espresso una posizione simile a quella del PD, definendo la commissione “un’offesa alla democrazia” e “una macchina del fango” contro il governo Conte II. Il M5S ha accusato la maggioranza di centrodestra di voler usare la commissione per fare una campagna elettorale permanente e per distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali del paese. Il M5S ha anche accusato la maggioranza di voler usare la commissione per mettere in discussione le scelte scientifiche e tecniche fatte dal governo Conte II sulla base dei pareri degli esperti e delle autorità sanitarie.

 

LeU ha espresso una posizione analoga a quella del PD e del M5S, definendo la commissione “un’arma di distrazione di massa” e “un’operazione di revisionismo storico” per delegittimare il governo Conte II. LeU ha sottolineato che la commissione non ha senso, perché la gestione della pandemia da parte del governo Conte II è stata apprezzata e riconosciuta a livello internazionale e perché il governo ha sempre agito in modo trasparente e responsabile, rendendo conto delle sue azioni al Parlamento e al paese.

 

Commissione Covid: le reazioni di Conte e Speranza

L’approvazione della commissione d’inchiesta sul Covid ha scatenato anche le reazioni di due dei principali destinatari delle critiche della maggioranza di centrodestra: l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

 

Conte, che è il leader del M5S, ha replicato in aula alle accuse di FdI, che lo ha definito “il peggior presidente del Consiglio e il peggior ministro della storia” e che ha sostenuto che sia stato “condannato” perché “trascinato in Tribunale da FdI”. Conte ha respinto le accuse, definendole “una menzogna” e “nessuna condanna”. Conte ha anche denunciato che FdI stia creando “uno strumento abnorme, quello della Commissione d’inchiesta per attaccare politicamente il governo precedente”. Conte ha avvertito che questo potrebbe essere “un pericoloso precedente” e ha aggiunto che “in Commissione ne vedremo delle belle”.

 

Speranza, che è stato il ministro della Salute sia del governo Conte II che del governo Draghi, ha replicato in aula all’intervento di FdI, che ha detto che “è Speranza che dovrebbe provare pena per quando ha chiuso in casa milioni di italiani”. Speranza ha espresso il suo disagio per aver ascoltato “un simile intervento da parte del gruppo principale della maggioranza di governo” e ha affermato che questo ha fatto emergere “in maniera lampante che l’obiettivo della commissione non è quello che un grande paese dovrebbe avere e cioè capire e provare a fare qualcosa insieme per il nostro più grande patrimonio, il sistema sanitario nazionale” ma per colpire il governo procedente. Speranza ha anche dichiarato di non aver mai sentito fare “un intervento del genere contro chi c’era prima. Un cosa che ricorda le epoche peggiori del nostro Paese e le cose vanno chiamate col loro nome». Quello della deputata di Fdi, Alice Buonguerrieri, è stato «un intervento squadrista inaccettabile». Così Roberto Speranza in aula alla Camera.

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