il disappunto del presidente

Scontri tra studenti e polizia a Pisa, Mattarella richiama Piantedosi

Il capo dello Stato in una nota sottolinea che “ L’autorevolezza non si misura su manganelli”, occorre garantire la sicurezza e la libertà di espressione

Scontri tra studenti e polizia a Pisa, Mattarella richiama Piantedosi

La giornata di venerdì è stata segnata da violenti scontri tra studenti e polizia a Pisa e Firenze, durante due cortei pro Palestina. Gli agenti hanno caricato i manifestanti, ferendo 13 persone, tra cui diversi minorenni. Le immagini degli studenti colpiti dai manganelli hanno fatto il giro del web, scatenando la reazione delle opposizioni, dei sindacati e della Chiesa.

 

Mattarella: “L’autorevolezza non si misura sui manganelli”

Il primo a intervenire è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha telefonato al ministro Piantedosi per esprimergli il suo disappunto. In una nota diffusa dal Quirinale, si legge che il capo dello Stato ha fatto presente al ministro, trovandone condivisione, che “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

 

Piantedosi vedrà i sindacati il 12 marzo

Piantedosi ha accolto il richiamo del presidente e ha annunciato che il 12 marzo incontrerà i leader sindacali, che gli hanno chiesto di chiarire l’operato delle forze dell’ordine e di garantire il rispetto del diritto di manifestare. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha definito “grave e inaccettabile” quanto accaduto a Pisa e in altre città, dove si sono registrati episodi di tensione tra studenti e polizia. “Quando il diritto a manifestare non è garantito, si sta mettendo in discussione la democrazia di questo paese”, ha affermato Landini.

 

La Lega parla di “delirio della sinistra”

La Lega parla di “delirio della sinistra”. E l'eurodeputata Susanna Ceccardi fa riferimento a immagini della Polizia che sarebbero al vaglio della Procura e che chiariranno: "Ci sono immagini che ancora non sono uscite, sono quelle delle provocazioni delle prime file rispetto ai poliziotti, se queste immagini usciranno, e sono già al vaglio della procura, si potrà fare maggiore chiarezza". 

 

La Diocesi di Pisa: “Sconcerto per gli scontri”

Anche la Diocesi di Pisa ha espresso la sua vicinanza agli studenti feriti e il suo sconcerto per gli scontri avvenuti nella città della Torre. In una nota firmata dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, si legge che il Consiglio Pastorale della Arcidiocesi di Pisa “ritiene che la violenza non sia mai giustificata e in attesa che si faccia luce sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire il corretto e pacifico confronto democratico, tutelando la sicurezza di tutti, dei giovani in particolare”.

 

Le opposizioni chiedono il ministro in Parlamento

Le immagini degli scontri hanno scosso le opposizioni, che compatte, chiedono al ministro dell’Interno di riferire in Parlamento su quanto accaduto sia a Pisa che a Firenze, dove si sono verificati altri incidenti tra studenti e polizia. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha parlato di clima di repressione e ha chiesto le dimissioni di Piantedosi. Si sono uniti alla richiesta anche Azione, Più Europa, Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento 5 stelle.

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