735esimo giorno di conflitto

Rispedita al mittente la proposta francese di truppe Nato in Ucraina

Usa e Ue contro l’idea di Macron. Intanto, Zelensky in cerca di nuovi alleati per rafforzare i legami con l’Europa sudorientale, è in Albania da Edi Rama

Rispedita al mittente la proposta francese di truppe Nato in Ucraina

La guerra in Ucraina, che dura da oltre due anni, è entrata in una fase critica. La Russia ha intensificato le sue operazioni militari nel Donbass e nella Crimea, occupando nuove aree e sfidando le sanzioni internazionali. L’Ucraina, sostenuta da gran parte della comunità internazionale, cerca di resistere e di trovare nuovi alleati. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha intrapreso una serie di visite diplomatiche per rafforzare i legami con i paesi dell’Europa sudorientale, tra cui l’Albania, che oggi ospita un vertice regionale. La Francia, intanto, ha lanciato una proposta provocatoria: inviare personale militare in Ucraina per aiutare le forze locali. Una mossa che ha suscitato le perplessità di Usa e Ue, che temono di innescare una spirale di escalation con la Russia.

 

Zelensky in Albania per cercare sostegno

Oggi si tiene a Tirana un vertice tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il governo albanese, guidato dal primo ministro Edi Rama. L’incontro fa parte di un viaggio all’estero di Zelensky, che ieri era stato in Arabia Saudita. Lo scopo è di rafforzare i rapporti con i paesi dell’Europa sudorientale, che sono vicini geograficamente e politicamente all’Ucraina. Al vertice partecipano anche tredici paesi della regione, tra cui alcuni confinanti con l’Ucraina, come la Romania, la Moldavia e la Bulgaria. Sono presenti anche rappresentanti dell’Unione Europea e di altre organizzazioni internazionali.

Zelensky spera di ottenere da Rama e dagli altri leader regionali un ulteriore sostegno politico e materiale alla sua causa. In particolare, vorrebbe che i paesi dell’Europa sudorientale aumentassero la pressione sulla Russia, affinché rispetti gli accordi di Minsk e cessi le ostilità. Vorrebbe anche che si impegnassero a riconoscere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, comprese le regioni del Donbass e della Crimea, occupate dalla Russia. Infine, vorrebbe che si favorisse l’integrazione dell’Ucraina nell’Ue e nella Nato, come garanzia di sicurezza e di sviluppo.

 

Macron propone truppe in Ucraina, ma non convince

Ieri, a Parigi, si è tenuta una conferenza internazionale sulla situazione in Ucraina, convocata dal presidente francese Emmanuel Macron. Alla conferenza hanno partecipato diversi esponenti politici e diplomatici, tra cui il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Macron ha lanciato una proposta audace: inviare personale militare occidentale in Ucraina, per assistere le forze ucraine nella difesa del loro territorio. Si tratterebbe di personale specializzato in sminamento, cyber-sicurezza e produzione di armi, che non avrebbe un ruolo bellico, ma di sostegno.

La proposta di Macron ha suscitato le reazioni negative di molti paesi occidentali, tra cui gli Stati Uniti e l’Italia che hanno espresso la loro contrarietà a inviare truppe in Ucraina, ritenendo che si tratti di una mossa pericolosa, che potrebbe provocare la Russia e scatenare una guerra aperta. Hanno sottolineato che la soluzione al conflitto deve essere politica e diplomatica, non militare. Hanno anche ricordato che esiste già una missione di osservazione dell’Osce in Ucraina, che monitora il rispetto del cessate il fuoco e dei diritti umani.

Macron ha difeso la sua proposta, affermando che non si tratta di una dichiarazione di guerra, ma di un segnale di solidarietà con l’Ucraina. Ha detto che non si può escludere nulla in una guerra che si svolge nel cuore dell’Europa, e che la Francia è pronta a fare la sua parte. Ha anche ribadito la sua posizione secondo cui la Russia non può vincere questa guerra, e che Putin non può permettersi di annettere con la forza un altro paese libero e democratico. Ha infine auspicato che la sua generazione e le generazioni future non crescano in un mondo di minacce.

La proposta di Macron ha trovato invece il favore di Kiev. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha definito le parole di Macron “un buon segnale”, che dimostra l’interesse della Francia per la questione ucraina. Ha aggiunto che si tratta di una proposta di discussione, che va valutata con attenzione. Ha anche ringraziato la Francia per il suo sostegno all’Ucraina, che si è concretizzato nell’invio di missili di lunga gittata per contrastare l’avanzata russa.

 

La risposta di Mosca, 'non sarebbe nell'interesse dell'Occidente'

L'ipotesi di inviare truppe occidentali in Ucraina è stata respinta con forza da Mosca. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov -interrogato sulle dichiarazioni di Macron- ha detto che alcuni leader occidentali dovrebbero "usare la testa per pensieri più razionali e sicuri per l'Europa". L'ex presidente russo Dmitry Medvedev, invece, ha dichiarato che "sembra che l'incontinenza di Macron nel parlare sia diventata un problema persistente e doloroso". Sul suo canale Telegram,  Medvedev ha aggiunto che il presidente francese "non si prende cura di se stesso". "Oppure - ha concluso - è ora di cambiare dieta: ostriche e champagne vanno bene, ma non sei più un ragazzino. L'enuresi verbale alla sua età è pericolosa".

Mentre il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato che l'invio di truppe Nato in Ucraina "non sarebbe nell'interesse" dell'Occidente", perché se soldati di Paesi occidentali dovessero essere inviati in Ucraina si scatenerebbe un conflitto diretto con la Russia, "non dobbiamo parlare di probabilità, ma di inevitabilità, ed è così che la valutiamo".

 

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